Volley Superlega, Zanini chiede l’aiuto del pubblico: «Il Pala De Andrè dovrà trascinarci»
Zero punti e tante indicazioni, con un occhio che torna a Piacenza e un altro che punta il debutto casalingo di sabato contro Taranto. Dall’alto della sua profonda esperienza, Emanuele Zanini è un allenatore sereno e soddisfatto, anche se la sua Consar non ha infilato punti sul pullman rientrato domenica scorsa dall’Emilia. La sconfitta contro Piacenza è stata digerita abbastanza velocemente, anche se l’allenatore mantovano non dimentica alcuni aspetti fondamentali: «Ripensando al nostro debutto - racconta Zanini - dividerei la gara in due. Nei primi due parziali abbiamo avuto diverse difficoltà e siamo andati sotto 2-0, poi ho visto una bella reazione della squadra e alla fine mi resta l’amaro in bocca per aver sfiorato il quinto set, che a un certo punto avremmo anche meritato di giocare. Nei primi due parziali non abbiamo trovato sbocchi in attacco e siamo andati male in ricezione, poi le percentuali sono salite e nel terzo abbiamo attaccato con il 64 per cento. Nel quarto, pur essendo stati a lungo dietro, siamo riusciti ad agganciarli e abbiamo perso ai vantaggi. Resta il rimpianto, perché avremmo potuto strappare un punto e giocarcela al quinto».
IL GRUPPO
Zanini fa un passo indietro, ripercorre la tormentata estate di Ravenna e mette l’accento sulla costruzione del gruppo e sul lavoro settimanale: «E’ stato difficile costruire la squadra per colpa delle tempistiche. La Consar ha deciso di costruire la squadra per la Superlega in ritardo, quindi abbiamo cominciato per ultimi e siamo entrati sul mercato a metà giugno. E’ stata un’impresa costruire il roster, proprio per questi motivi, visto che tanti italiani e tanti stranieri erano già sotto contratto con altri club. Noi abbiamo provato a lavorare con intelligenza, cercando di fare il massimo. Sappiamo di avere in organico solo due giocatori che hanno già giocato in Superlega come Goi e Klapwijk. Per tutti gli altri è una esperienza nuova. Per quello che si è visto a Piacenza, abbiamo già fatto enormi progressi». La speranza è di ritrovare aspiranti Rychlicki, Buchegger o Vernon Evans: «Io lavoro perché ognuno dei nuovi possa avere la stessa opportunità e possa ricalcarne le orme. Ora solo il tempo e il campo lo diranno, noi ci stiamo impegnando per far trovare le migliori condizioni a tutta la squadra, per allenarsi al meglio. Tornando a Piacenza, la cosa che mi è piaciuta di più è stata la reazione dopo essere andati sotto 2-0. Se devo trovare un neo, al di là dei primi due set, dico che qualche errore lo abbiamo commesso anche nel quarto, regalando 11 punti con 7 errori in battuta. Troppi».
CASA DOLCE CASA
Sabato alle 18 si torna a giocare al De Andrè contro la neopromossa Taranto. Sarà la prima volta con il pubblico (al 60 per cento) e sarà una gara speciale per Zanini: «Ricordo ancora il mio debutto in questo tempio della pallavolo. Ero a Montichiari, nella squadra giallorossa c’erano Fomin e tanti fuoriclasse oltre a giovani promesse come Bovolenta e Giombini, che oggi è mio assistente. E’ sempre stato un palazzetto storico, bellissimo, dove si respira l’aria del volley. Sarà bello giocarci con il pubblico. Ci auguriamo che ci dia una mano e che possa essere decisivo in certi momenti, sostenendo soprattutto gli stranieri e i ragazzi al debutto. Quanto a Taranto, dobbiamo inevitabilmente fare la corsa su di loro e soprattutto fare punti. Hanno maggiore esperienza, giocatori che conoscono bene la Superlega, ma non possiamo sbagliare».