Volley Superlega, la Consar debutta con Trento al De Andrè: "Il campionato più bello di sempre, Bonitta è la garanzia di Ravenna»

Marco Ortolani
Comincia domenica il campionato di pallavolo, che fa compagnia agli italiani dal 1946 quando - in un’edizione durata appena due giorni in un’unica città - i ragazzi di Angelo Costa si imposero sul campo del porto di Genova, iscrivendo il nome Robur nella prima casella dell’albo d’oro. In 73 anni altrettante squadre si sono succedute al vertice, fino alla Lube di Civitanova, che ha vinto l’ultimo titolo, dopo una entusiasmante finale playoff contro Perugia: «Penso che siamo alla vigilia del più bel campionato degli ultimi anni - dice il responsabile delle relazioni esterne giallorosso Paolo Badiali - anzi, forse il più bello di sempre. Ci sono sei o sette top team che hanno potuto fare offerte economiche importanti, portando, riportando o mantenendo nel nostro campionato i più forti giocatori del mondo, con pochissime eccezioni». 
Chi manca? 
«Poca roba: mi vengono in mente Ngapeth, Toniutti… ma la netta maggioranza è da noi. Il nostro campionato è diventato appetibile per tutti coloro che vogliono mettersi in gioco al massimo livello e così anche le altre squadre hanno potuto tesserare grandi giocatori. Forse Leon, lo scorso anni, ha aperto la strada, un po’ come ha fatto Cristiano Ronaldo nel calcio. Noi, a Ravenna, non abbiamo fatto eccezione e la nostra squadra è veramente interessante».
Quali caratteristiche manifesta il vostro gruppo? 
«In realtà il gruppo non si è ancora completato, perché, a varie riprese, abbiamo dovuto dare i giocatori alle varie nazionali. Solo giovedì, a poche ore dal via, abbiamo abbracciato finalmente anche Cavuto, Lavia e Vernon Evans, reduci dalla Coppa del Mondo che si gioca in Giappone. L’attività internazionale quest’anno è stata assolutamente esagerata, ce ne siamo lamentati tutti. Però si vede già un grande spirito di tutti i ragazzi, molti dei quali sono giovanissimi e di grandissima prospettiva, per cui sanno che ogni giocata è importante per la loro crescita e la loro carriera. Sul gruppo, poi, sta lavorando Bonitta e questa è una garanzia per tutti».
Se la sente di fare il solito gioco della divisione delle partecipanti in fasce?
«Le fasce dovrebbero essere tre: con quattro squadre a giocare per il titolo, altre quattro per i posti migliori dei playoff e le ultime cinque per l’ultimo posto in griglia e la lotta per la retrocessione».
Le quattro davanti sempre le solite?
«Perugia, Civitanova, Modena e Trento sono ancora le più favorite e hanno lavorato bene sui rispettivi organici, ma dietro ci sono squadre piene di campioni e c’è da aspettarsi qualche sorpresa da Milano, Monza, Verona e Piacenza, allenata dal nostro Gardini».
Poi ci sono le altre.
«Sì, ma sono fortissime anche quelle. Sarà anche nel fondo una lotta di qualità dove anche noi giocheremo le nostre carte con Latina, Vibo, Sora e Padova». 
I ragazzi sono pronti all’esordio di domenica contro una delle big, il Trento?
«Tutti prontissimi quelli che sono qui, ad eccezione di Batak, che ha un problema al ginocchio che non gli permetterà di giocare la prima e forse anche la seconda partita. Speriamo di ritrovare in condizione anche i tre reduci dalla Coppa del Mondo».