Volley, l'ex campione iridato Gardini: «Fame e qualità come noi, anche loro hanno vinto nella bolgia»
Per Andrea Gardini, incollato nella “sua” Ravenna davanti alla tv, il successo di domenica è stato un doppio tuffo nel passato. Al «Gardo» sono certamente tornati in mente i tre Mondiali vinti, a cominciare dal primo nella bolgia brasiliana, ma anche gli anni trascorsi in Polonia, dove ha allenato e vinto: «E’ stato bellissimo perché abbiamo vinto con pieno merito, giocando una pallavolo straordinaria e di qualità altissima, dentro a una vera bolgia e dopo un Europeo vinto, proprio come capitò a noi tra il 1989 e il 1990, quando vincemmo il primo titolo Mondiale in Brasile battendo i padroni di casa e Cuba pur avendo 15.000 persone contro». L’ex centrale del glorioso Messaggero e tre volte iridato ricomincia la sua analisi: «Dire che mi rivedo in loro non sarebbe giusto, perché parliamo di due epoche diverse e nel frattempo la pallavolo è cambiata, ma di similitudini ce ne sono davvero tante. Nei quarti con la Francia abbiamo capito di potercela fare, quella è stata la vera svolta. Poi siamo stati bravi a rispondere al primo set perso malamente in finale, giocando davvero una pallavolo superba. E’ stato il trionfo della squadra e di Ferdinando De Giorgi, che ha saputo riportare la pallavolo maschile nella giusta direzione dopo anni difficili. Vincere in Polonia? E’ ancora più bello per tanti motivi. Vinci davanti a un pubblico incredibile, competente e corretto, ma anche caldissimo. Questo fanno le grandi squadre».