Volley A2 donne, Weersing nuova diesse della Teodora: «incognita» straniera, addio Piva
I riccioli in cima al suo metro e 90 sono ancora quelli. Henriette Weersing («Ari» resta il nome di battaglia sui campi da gioco) è ben riconoscibile, se non per il suo braccio destro devastante, almeno per le competenze pallavolistiche, già evidenti quando calcava i parquet e poi arricchitesi con esperienze importanti a Jesi e nella nazionale del suo Paese.
«Arrivai qui 30 anni fa esatti - esordisce la Weersing nella sala del Municipio durante la conferenza stampa ufficiale - venni accolta da un ambiente professionale, ma che seppe farmi sentire subito come a casa, con la signora Garavini, Brusi e con Bottaro, che già allora era il nostro gm. Ho fatto altre esperienze, ma ho deciso di fermarmi in Romagna dove vivo da tanto tempo (a Cervia, ndr)».
La Weersing entra nello staff dell’Olimpia Teodora con compiti di direttore sportivo e con una evidente condivisione di incarichi con Mauro Fresa, nominalmente direttore tecnico, in sinergia con Bottaro, secondo una consuetudine già avviata nella scorsa stagione (quando «Ari» non aveva incarichi effettivi e si limitava ad apprezzate consulenze).
Passando alla nuova squadra, in questi giorni dovrebbe arrivare il nome dell’allenatore. Si tratterà ancora di Bendandi? Bottaro è possibilista («dove dovrebbe andare?» chiede scherzosamente, facendo però una domanda nel momento in cui si attendevano risposte). La formazione è da allestire per tre quarti, soprattutto fra le titolari. Andrà messa cura nella scelta della straniera (negli ultimi due anni apporti molto pallidi di Strumilo e Kavalenka) che dovrà garantire i punti usciti dal «bilancio» con la cessione di Piva per tutelare quantomeno il mantenimento della categoria. Probabile l’inserimento in rosa di giovani del vivaio (la squadra di Rizzi e Delgado è ancora in corsa nei campionati regionali di categoria) già testate per qualche minuto nella scorsa A2, secondo un modello virtuoso che ha già promosso Poggi e Monaco.