«Vini ad arte» convince sia critica che pubblico

Romagna | 23 Febbraio 2018 Le vie del gusto
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«Il bilancio non può che essere positivo. L’edizione 2018 di Vini ad arte ha riscosso un crescente interesse da parte del pubblico e degli addetti al settore. Al centro la narrazione del Sangiovese e dell’identità enologica romagnola. Siamo soddisfatti e su questa strada proseguiremo per promuovere sempre di più e meglio la nostra vitivinicoltura». Questo il bilancio del direttore del Consorzio vini di Romagna, Filiberto Mazzanti sull’ultima edizione di «Vini ad arte» tenutasi domenica 18 e lunedì 19 febbraio all’interno del Mic di Faenza.
«La soddisfazione per i numeri, l’interesse e l’attenzione che il pubblico, la critica, i giornalisti e gli addetti del settore stanno riservando, anno dopo anno, a questa manifestazione è tanta. Una dimostrazione che i contenuti e le modalità proposte nel format sono vincenti e interessano. I vini romagnoli hanno avuto l’opportunità di presentarsi in anteprima al grande pubblico e a chi con il vino e nel vino ci lavora ottenendo un risultato che supera le performance dello scorso anno».
I numeri, infatti, sembrano dimostrare il crescente interesse attorno al made in Romagna enologico. Per Mazzanti, infatti «nella giornata di domenica, quella aperta al pubblico, gli ingressi sono cresciuti rispetto al 2017 toccando circa 250 persone. Con la giornata di lunedì - aggiunge - riservata agli addetti al settore le persone sono arrivate a quota 400».
Che vini ad arte interessi lo attestano anche le presenze delle cantine. «Quest’anno - sottolinea il direttore – erano 49 le aziende vitivinicole presenti al Mic e provenienti da tutta la Romagna».
In ambito di numeri altro aspetto non indifferente è stata la presenza della stampa specializzata. «Quest’anno i giornalisti accreditati a vini ad arte sono stati 45. Un numero crescente rispetto all’anno scorso quando erano 41. Con loro abbiamo fatto una panoramica approfondita sullo stato dell’arte della viticoltura del territorio con degustazioni, press tour e incontri in azienda. Sono strategie efficaci per veicolare i contenuti enologici che la Romagna possiede e che dobbiamo saper sfruttare al meglio. Visto il successo – conclude Mazzanti - il format e l’iniziativa credo che proseguiranno».
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