Silvana, da operatrice del Cas di Faenza a «nonna» di un bimbo

Romagna | 04 Novembre 2019 Cronaca
silvana-da-operatrice-del-cas-di-faenza-a-nonna-di-un-bimbo
Silvia Manzani
«La definirei un’esperienza di vita, non certo di lavoro». Silvana Quadalti, 59 anni, di Imola, fino a poco tempo fa lavorava come operatrice del Cas gestito dalla cooperativa Zerocento di Faenza, dove per tre anni ha continuato a incontrare occhi, storie, vissuti di chi viene da lontano. Un bagaglio che ha trasferito in parte anche nel libro «Vite di mezzo. Testimonianze e riflessioni sulla tratta dei migranti», il progetto editoriale che la cooperativa sociale Zerocento ha pubblicato per Carta Bianca Editore per lasciare traccia del lavoro svolto con i richiedenti asilo. Oggi che si occupa di anziani e di persone con disabilità a Casola Valsenio, non ha smesso di avere a che fare con quei pezzi di vita: «Per anni, prima del Cas, avevo fatto volontariato con Trame di Terra, occupandomi soprattutto di donne. Credendo molto in una regola basilare, che è quella dell’arricchimento al quale porta l’incontro con l’altro e il diverso da sé, ho avuto poi l’enorme opportunità professionale di entrare in contatto con altre culture e altri modi di leggere la vita. Anni che mi hanno cambiato e che porterò sempre con me. Per come sono io, storie toccanti come quelle che ho incontrato mi hanno cambiata per sempre: io non sono più la Silvana di tre anni fa, sono una donna con una nuova visione del mondo, una scala di priorità diversa. Non ho mai fatto politica ma sono sempre stata una persona politica: in questo senso, la mia identità si è rafforzata». Con uno dei ragazzi che Silvana ha intervistato per il libro oggi è ancora in contatto: «Di recente mi ha scritto su WhatsApp di avere preso la patente, una bella soddisfazione per lui. Vedo sui social anche le foto del bimbo di un’altra ragazza che ho seguito, è bello vedere che è cresciuto e sta bene. Con un’altra donna che non ha voluto concedermi l’intervista, invece, siamo oggi come sorelle: non sono madre ma posso dire di essere comunque diventata nonna di suo figlio, che considera mio marito come fosse suo nonno. A breve gli organizzeremo la festa di compleanno, ci vediamo spesso anche con Paolo, un mio ex collega che viene considerato lo zio». C’è un po’ di nostalgia di quei tempi, nella voce di Silvana: «Il decreto Salvini ha stravolto tutto e oggi, con le rette dimezzate, si fa fatica a fare accoglienza. Non so nemmeno io come lavorerei pensando di poter offrire solo il pasto e non l’abbigliamento o l’abbonamento all’autobus. Ciò nonostante, sono convinta che si possa dare molto anche al di là dell’aspetto economico: si può dare vicinanza emotiva, si possono condividere le storie, si possono fornire strumenti per l’autonomia». Parole condivise da Arianna Marchi, presidente di Zerocento: «L’intento del libro era mostare come funziona il sistema dell’accoglienza diversamente da quanto, in genere, viene raccontato dai media. Volevamo far capire che ci sono uomini e donne che vengono protetti e tutelati rispetto alla sofferenza, volevamo che emergesse la tragedia dei singoli, non che si mostrasse il business dell’accoglienza. Rispetto al libro già molto è cambiato: agli ultimi bandi della prefettura, che prevedevano solo la gestione di un sistema “alberghiero” fatto di vitto e alloggio, non abbiamo partecipato. Non ci sembrava etico rinunciare a tutta la parte umana che fa, in fin dei conti, la differenza sulla vita delle persone».
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-silvana-da-operatrice-del-cas-di-faenza-a-nonna-di-un-bimbo-n22094 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione