Scherma, i talenti della nostra provincia, il cervese Galassi: «Sogno le Olimpiadi 2028 e nel frattempo continuo a crescere»

Da Cervia al top in Romagna e non solo. Matteo Galassi, classe 2005 (diventerà maggiorenne tra due mesi) è uno dei migliori talenti in circolazione non solo dalle parti di Ravenna. Numero 2 italiano della categoria U20 e 12° assoluto, la giovane promessa cervese si racconta: «Ho cominciato a 6 anni, scoprendo la scherma durante un camp, perché non sapevo nulla di questo sport. La scherma mi ha conquistato, mi sono appassionato subito, ho imparato le regole che mi sono state insegnate e ho iniziato a combattere. L’adrenalina dei duelli e il mio percorso di crescita hanno fatto il resto. E così, in questi anni, non ho mai mollato la spada». Quando è arrivata la prima svolta? Galassi, che nel frattempo è entrato nei Carabinieri, non ha dubbi: «Il più grande traguardo che ho raggiunto finora è stato il terzo posto agli Europei 2022 dell’anno scorso a Novi Sad. Ma io avevo capito fin dalle prime gare in Italia che questo sport faceva per me». Nel palmares di Galassi ci sono anche altri risultati da conservare gelosamente: «Sì - conferma - non posso certo dimenticare, oltre agli Europei, la doppia vittoria al campionato italiano Cadetti e Giovani nel 2022». Sugli insegnamenti che sta dando la scherma durante questo percorso di crescita, il talento di Cervia non ha dubbi: «Innanzitutto mi aiuta ad affrontare le sconfitte più grandi, perché non sempre si vince e si arriva dove si vuole arrivare. Poi ho imparato il rispetto delle regole, che nella scherma sono rigorose e ferree. La mia giornata-tipo? Studio al Liceo Sportivo a Ravenna, sto facendo il quarto anno. Al mattino vado a scuola, finisco alle 14, torno a casa e in serata, dopo aver studiato, vado a scherma. Tre ore di allenamento tutti i giorni». Quali sono i prossimi appuntamenti in calendario e qual è il sogno di Galassi? «L’obiettivo più alto di quest’anno sarebbero i Mondiali U20 tra un mese in Bulgaria. E’ il mio primo anno con i più grandi in questa categoria, ma non soffro questo salto. Quanto al sogno, è prevedibile: arrivare alle Olimpiadi. I Giochi del 2024 sono troppo vicini ed è impossibile, nel 2028 avrei 23 anni e mi piacerebbe esserci».