Ravenna, Zaky scarcerato nel giorno della mostra di Costantini: «Doveva esserci tristezza, sarà una festa»
Federica Ferruzzi - «La gabbietta è stata aperta, Patrick torna a casa». Scrive così su Facebook Gianluca Costantini, il fumettista e attivista ravennate tra i primi a commentare la scarcerazione dello studente che era stato imprigionato in Egitto 22 mesi fa nel carcere di Tora. Era stato proprio Costantini, quasi due anni fa, a farci diventare familiari i tratti di Patrick Zaky dopo averli disegnati al momento dell'arresto su richiesta di alcuni attivisti egiziani. Le sue immagini, in breve, hanno fatto il giro del mondo diventando il simbolo della lotta per i diritti dello studente. «Un passo avanti che nessuno si aspettava - ha commentato l'artista al telefono - almeno fino a febbraio Patrick sarà libero. Essendo una dittatura militare non ci sono regole, è difficile dire cosa accadrà in seguito, ma per ora siamo felici». Come è avvenuto a ridosso di ogni udienza, ieri Costantini era a Bologna insieme ad altri attivisti per tenere alta l'attenzione sul caso dello studente egiziano. «Erano tutti molto negativi e stanchi, nessuno si aspettava questa liberazione. La cosa bella, però, è che ogni volta che ci ritroviamo siamo sempre più numerosi». E proprio oggi, in concomitanza dell'udienza che ha predisposto la scarcerazione di Zaky, Costantini inaugura alle 18 alla niArt Gallery di Ravenna (via Anastagi 4a 6) The Social Drawing, una mostra in cui verranno esposte diverse opere e cicli di lavori che hanno subito censure o hanno causato all'artista condanne legali o addirittura l’interdizione a poter entrare in alcuni paesi nel mondo. «Doveva essere un evento segnato dalla tristezza, invece sarà una festa» conclude Costantini.