Ravenna, San Francesco in agosto: "Restituita alla città"

Romagna | 04 Agosto 2019 Cronaca
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Anche tutto il mese di agosto sarà disseminato di serate musicali in Piazza San Francesco. Un luogo che, d’estate, conferma un’attrattività impensabile fino a quattro o cinque anni fa. A portare un’aria nuova, dal febbraio 2015, è stato senza dubbio Francesco Palumbo, titolare dell’omonimo bar-pasticceria sotto i portici, che si era innamorato del posto quando ancora faceva rima con spaccio e degrado: «Venivo qui a giocare con mia figlia – racconta l’imprenditore – ma dopo dieci minuti ero costretto ad andare via. Ma quel locale vuoto mi attraeva. Seppi di un bando della Provincia in ritardo. La fortuna volle che il gruppo di imprenditori che l’aveva vinto si tirò indietro e io ebbi la possibilità di subentrare all’ultimo. Mi davano tutti del matto, mi suggerivano di lasciare perdere perché il destino della piazza era segnato e non ribaltabile: per i detrattori, sarebbe stata una follia investire. Ma io non ho mai avuto un dubbio». I primi mesi, chiaramente, non sono stati per niente facili: «La piazza era in mano da decenni a persone che non vedevano di buon occhio il nostro arrivo e che ci hanno fatto parecchie resistenze. Ma io non ho mollato e posso dire, dopo oltre quattro anni, di essere riuscito a restituire ai ravennati un pezzo fondamentale della loro città. Un pezzo affascinante, intriso di storia e che qualcuno doveva pur risollevare e ridare a miglior vita». Certo, l’impegno è ingente: «Oltre al lavoro del locale, siamo molto impegnati sul fronte dell’organizzazione degli eventi, non solo sul palco che d’estate è montato al centro della piazza ma anche sotto i portici.  Anche qui, si tratta di un investimento importante che va nell’ottica di mantenere alta la frequentazione».

LA CRIPTA RASPONI
A confermare la rivoluzione avvenuta sulla piazza è anche Sergio Fioravanti, direttore della Fondazione RavennAntica che gestisce la Cripta Rasponi e i Giardini pensili: «Quando nel 2009 aprimmo, c’erano davvero molti problemi. I locali dove poi ha aperto Palumbo erano sfitti e davanti alle vetrine bivaccavano persone di ogni tipo, che spesso chiedevano di entrare nelle nostre toilette anche in modo brusco, mettendo in difficoltà il nostro personale. Non sono stati tempi facili, i primi. Ma il tempo ci ha dato ragione e la nostra scommessa è stata vinta. Abbiamo sempre registrato 20mila ingressi l’anno, prevalentemente di turisti. Dal 2015 al 2018, invece, in concomitanza con la normalizzazione della situazione sulla piazza, gli ingressi hanno avuto una media di 25mila. I ravennati, oggi, ci chiedono i Giardini per banchetti di nozze o cene importanti». Ma per Fioravanti vanno sottolineati anche altri due aspetti, che definisce miracoli inspiegabili: «Durante la Notte d’Oro, abbiamo sempre la fila nonostante l’ingresso a pagamento. Ma i Giardini sono stati anche molto apprezzati dai croceristi. Sono segnali incoraggianti».  
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