Ravenna, quattro date per la «Madre» di Ermanna Montanari
Si presenta come il «dittico di un figlio e una madre contadina: lei è caduta in un pozzo, ma confessa di non avere paura, lui si dimena impotente per liberarla». Più semplicemente, parliamo di Madre, nuovo atteso lavoro scenico del Teatro delle Albe, che andrà in scena al teatro Alighieri di Ravenna a partire da giovedì 25 novembre e poi in replica venerdì 26, e sabato 27 novembre alle 21, oltre che domenica 28 alle 15.30. Lo spettacolo è diretto e interpretato da Ermanna Montanari, in scena insieme a Stefano Ricci e Daniele Roccato, dal «poemetto scenico» di Marco Martinelli. Facile intuire che la «madre» delle Alba si possa intendere per lo straziante quadro che racconta ma anche come potente allegoria di una Madre Terra sempre più avvelenata, l’incubo di una «tecnologia» che, anziché aiutare con discrezione l’umanità, si pone come arrogante e distruttrice. Nell’intarsio vocale tra italiano e dialetto romagnolo, e tra musica e disegno dal vivo, emergono due figure-simbolo di un futuro minaccioso e indecifrabile: paiono emblemi di una fiaba orientale. Oltre che dalla repliche, la quattro-giorni ravennate dedicata allo spettacolo di Ermanna Montanari prevede sabato 27 alla sala Corelli l’incontro di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari con gli storici del cinema Laura Mariani e Miro Gori, e Francesco Tedde di Antropotopia, cui seguirà la proiezione di Er – il film, che Martinelli ha dedicato all’arte-in-vita di Ermanna. Inoltre, già da sabato 20 la galleria Monogao21 allestirà la mostra di Stefano Ricci dedicata proprio a Madre.