Ravenna, la storia di Graziano che fa la spesa per gli anziani
Ha iniziato una decina di anni fa, quando è andato in pensione. Settant’anni, ravennate, ex impiegato tecnico, Graziano Domenichini è volontario di Auser, dove si occupa del servizio di consegna della spesa a domicilio organizzato in collaborazione con Coop Adriatica e Centro commerciale Esp e del quale usufruiscono per lo più persone anziane o con difficoltà a spostarsi: «Mi piace molto rendermi utile e aiutare gli altri. Ma soprattutto, al di là del caffè e del parmigiano, dell’acqua e della pasta, mi piace portare nelle case un sorriso, una parola, un “come sta?”. Sembrano aspetti banali ma non lo sono: a volte, davvero, si ha anche solo bisogno che qualcuno ci chieda se abbiamo caldo o abbiamo freddo. Amo anche respirare la dignità che le persone che aiutiamo provano nell’avere a disposizione una caramella o un cioccolatino da offrire a un nipote, a un familiare».
D’estate, il servizio di ausilio per la spesa si complica un po’: «I volontari, come me, spesso sono nonni e devono aiutare i figli a gestire i bambini. Senza contare che andiamo anche noi in ferie o che, magari, abbiamo la casa a mare o in collina. Chi rimane, dunque, deve sostituire chi manca. Per questo rinnoviamo sempre il nostro appello affinché nuove persone vengano a dare una mano. È un’esperienza molto bella: serviamo anche due nuclei familiari composti entrambi da due persone in carrozzina: in uno ci sono marito e moglie, nell’altro una madre e una figlia. Ci si sente pieni, a portare un po’ di sollievo». E consegnando la spesa, si guarda anche alla società che cambia: «Oggi le famiglie sono diverse, ci sono molte persone sole, magari donne separate o vedove. Hanno problemi alle ginocchia, alle anche. Siamo qui anche per loro».