Ravenna, il sindaco De Pascale fra 2017 e 2018: "Investiamo su sociale, scuola e cultura, poi l'Hub portuale"
Michele De Pascale* - Signor direttore, il 2017 si conclude con il raggiungimento di importanti obiettivi e l’arrivo di tante positive novità per Ravenna.
Abbiamo recentemente approvato il bilancio 2018-2020, probabilmente il più importante di questa consiliatura che garantisce grande attenzione al sociale, all’educazione e alla cultura. Nel sociale con un maggiore supporto alle persone più in difficoltà, apriremo la prima comunità alloggio per anziani a gestione pubblica del nostro territorio e continueremo ad assicurare l’impegno sul versante casa e povertà. Nell’istruzione attraverso un aumento delle risorse su tutto il comparto, con particolare attenzione al sostegno scolastico, ai bambini e alle bambine e ai ragazzi e alle ragazze con bisogni particolari, configurandoci così tra i comuni della regione che investono maggiormente nell’inclusione scolastica. Nell’offerta culturale aumentando ulteriormente le risorse, poiché siamo convinti che cultura significhi qualità della vita, valorizzazione dell’offerta turistica, crescita complessiva della comunità e sviluppo economico.
Parallelamente a questi interventi sul piano della parte corrente, arriviamo a un piano d’investimenti che sarà probabilmente il più significativo di questo mandato: più di 54 milioni in larghissima parte frutto della capacità di questa amministrazione di intercettare risorse attraverso bandi e attrarre finanziamenti da altri enti. Insieme all’aumento degli interventi destinati alla manutenzione del territorio, figura il grande investimento per il nuovo palazzetto polivalente per lo sport, le arti e gli eventi, un’infrastruttura importantissima per lo sviluppo complessivo della città, che, dopo una prima fase di studio e riflessione, diventa sostanza con una spesa di più di quindici milioni di euro e la recente approvazione del progetto preliminare.
Ci sono importanti nuovi sviluppi anche nell’ambito dell’Alta formazione per l‘istituto superiore di studi musicali Verdi e per l’Accademia di Belle arti: gli interventi legislativi a livello nazionale pongono le condizioni per una effettiva statizzazione, a partire dal 2018. Con le risorse che risparmieremo, stiamo pensando a una nuova sede nel centro della città in grado di ospitare tutte le attività del Verdi e contemporaneamente fungere anche da ulteriore sede per l’Accademia di Belle Arti per le attività di docenza e espositive (non per quelle laboratoriali che resteranno invece nell’attuale sede).
Abbiamo fatto diverse valutazioni, alcuni aspetti relativi alla sicurezza e di carattere strutturale vanno ancora verificati, ma la sede dell’ex anagrafe nel suo complesso potrebbe essere il luogo giusto per dimensioni, spazi, posizione e rilevanza dell’immobile per ospitare queste due realtà di assoluto prestigio, permettendo nel contempo di restituire alla città un palazzo storico di grande pregio.
Due grandi e decisivi risultati per lo sviluppo economico sono stati di recente conseguiti grazie al lavoro di squadra tra l’amministrazione e i diversi attori del territorio.
Il primo, l’approvazione all’unanimità del Consiglio superiore dei lavori pubblici, il più alto livello tecnico dello Stato, al progetto Hub portuale di Ravenna – approfondimento dei canali Candiano e Baiona del porto di Ravenna, adeguamento delle banchine operative esistenti, nuovo terminal in Penisola Trattaroli e riutilizzo del materiale estratto in attuazione del Prp vigente 2007, un intervento fondamentale per il futuro di Ravenna, dell’Emilia-Romagna e di tutta la portualità italiana, strategico per lo sviluppo economico, il lavoro e la competitività del nostro territorio.
Il secondo, la sottoscrizione della convenzione con cui il Consiglio dei ministri ha assegnato le risorse, circa 12,8 milioni di euro, per attuare il progetto Ravenna in Darsena il mare in piazza, candidato dal Comune di Ravenna al bando statale per il Programma Straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie dei comuni capoluogo di provincia, che avrà un costo complessivo di circa 26 milioni di euro.
Si tratta di un unico progetto organico di candidatura che si compone di dodici interventi, strategicamente e univocamente finalizzati alla riqualificazione della Darsena: quattro interventi pubblici proposti dal Comune e otto interventi proposti dai privati. Tra questi, propedeutico a tutti gli altri interventi, vi è l’investimento principale relativo alla realizzazione del sistema fognario, per il quale sono in arrivo oltre la metà delle risorse (più di 7 milioni di euro).
*Sindaco di Ravenna