Ravenna, domiciliari per il complice del "rapinatore col parrucchino"

I Carabinieri del Nucleo Investigativo al termine dell’attività di indagine su una serie di rapine perpetrate ad istituti di credito nelle province di Ravenna, Ferrara e Verona tra il marzo 2016 e luglio 2017 hanno notificato al 50enne lughese Marco Gianstefani l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip Antonella Guidomei su richiesta del pm Monica Gargiulo, poiché ritenuto responsabile, in concorso con Giampietro Ghirardello, meglio conosciuto come "il rapinatore con il parrucchino", della rapina a mano armata del 10 giugno 2016 alla filiale di Argenta della Carife che aveva fruttato 500 euro ai rapinatori. Infatti gran parte del denaro provento dell’atto delittuoso venne perso dai rapinatori durante la fuga.
L’attività investigativa aveva consentito di arrestare Ghirardello, rapinatore seriale con più di 60 colpi al proprio attivo, tra i quali anche quello dell’11 agosto 2016 alla Cassa di Risparmio di Ravenna, agenzia di Santo Stefano, durante il quale erano stati sottratti oltre 90 mila euro.
Gianstefani si trovava già ai domiciliari, dato che lo scorso 8 maggio era stato arrestato per altre quattro rapine commesse insieme a Ghirardello tra il 2016 e il 2017 (il 29 marzo 2016 all’agenzia UNICREDIT di Ravenna, l’11 agosto 2016 alla filiale della Cassa di Risparmio di Santo Stefano di Ravenna, il 6 febbraio 2017 alla filiale di Santerno Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna e il 7 luglio 2017 all’agenzia di San Pietro in Vincoli della Cassa di Risparmio di Ravenna) ed era stato successivamente ammesso al regime degli arresti domiciliari.