Ravenna, Baldassarri (Ravenna Farmacie): «Tanti i tamponi da fare, ma mancano i farmacisti da assumere»
La possibilità, dal 10 gennaio scorso, di eseguire i tamponi rapidi di guarigione in farmacia hanno complicato ulteriormente l’attività dei farmacisti. Le difficoltà principali sono due: da un lato la carenza di personale sanitario, dall’altra la mancanza di prenotazione da parte dei cittadini. A fornire il quadro è la presidente di Ravenna Farmacie Bruna Baldassarri. «Ad oggi, su una settantina di dipendenti, siamo a meno dieci farmacisti. Nessuno di loro è a casa per aver contratto il Covid, ma perchè si trova in quarantena preventiva o perchè il tampone del figlio è risultato positivo. Abbiamo cercato di assumere nuovi dipendenti, ma non se ne trova nessuno. I neo laureati sono pochissimi, abbiamo organizzato due concorsi nell’arco di un anno e abbiamo assunto sia a tempo determinato che indeterminato, ma i numeri sono davvero ridotti» spiega Baldassarri, ben consapevole del ruolo di servizio che, a maggior ragione, tocca alle comunali. «Il nostro obiettivo - prosegue - è far sì che tutti prendano appuntamento, cosa che la gente attualmente non fa. Noi cerchiamo comunque di dare risposte a tutti, ma è davvero importante che le persone si prenotino. Sembra che i tamponi non si vogliano fare, ma non è così, la nostra organizzazione è piegata ad assolvere questo compito». Non tutti, però, sembrano capirlo. «In molti casi c’è un’aggressività di fondo che non aiuta: capisco le esigenze delle persone per ricostruirsi una vita normale, ma noi abbiamo difficoltà oggettive. Purtroppo – scherza Baldassarri – i farmacisti non li stampo: abbiamo inserito commessi per svolgere attvità sussidiarie, ma per quelle sanitarie, ovviamente, non possiamo farlo. In autunno abbiamo svolto un’indagine per trovare infermieri che dessero una mano, ma è stato complicato, non c’è stata regolarità. Qualcuno c’è, ma l’attività è sporadica. Ogni giorno cerchiamo di aggiustare il tiro per fare meglio, cerchiamo di andare incontro il più possibile alle esigenze, ma le nostre forze sono queste». (fe.fe.)