Qualche meta alternativa in Romagna fra castelli, bagni al fiume o passeggiate nei boschi più freschi per chi scappa dalle spiagge

Romagna | 03 Agosto 2024 Cronaca
qualche-meta-alternativa-in-romagna-fra-castelli-bagni-al-fiume-o-passeggiate-nei-boschi-pi-freschi-per-chi-scappa-dalle-spiagge
Sandro Bassi - Mete alternative al solito mare? Ce ne sono per tutti i gusti. Ne proponiamo di seguito alcune, suddivise in tre tipologie e naturalmente con tutti i limiti della soggettività. Si trovano tutte verso est, sottintendendo che possono anche essere tappe «integrative» alla gita in riviera o come divagazioni e fughe per chi si stanca appunto della villeggiatura marina.

ROCCHE E CASTELLI
Andiamo in ordine geografico, cominciando dai classici «due passi da casa». Nella vicina Forlì ha da poco aperto i battenti, sia pur in maniera molto parziale, la Rocca di Ravaldino, in pieno centro. Legata all’affascinante figura di Caterina Sforza, è una robusta fortificazione quattrocentesca edificata dagli Ordelaffi fra 1466 e 1480 e progettata - come spesso successe in epoca rinascimentale per via degli equilibri politici che legarono le signorie romagnole a quella fiorentina dei Medici - da un architetto toscano: Giorgio Marchesi da Settignano. Egli realizzò un «maniero moderno», a pianta quadrata ma con torri angolari rotonde, un imponente mastio di estrema difesa, fossato con ponte levatoio ed una «cittadella»  per l’alloggio di truppe, il tutto aggiornato e adeguato alle nuove armi da fuoco. Ciò che si visita è relativamente poco - gran parte della Rocca è ancora adibita a carcere -, ma le visite sono gradevoli, gratuite, accompagnate da guide molto gentili, ad orari cadenzati e con attese minime (sabato e domenica: per orari e dettagli, anche per le seguenti mete, controllare internet). Procedendo verso est, troviamo altre rocche, da vedere anche per il contenuto: per il Museo Archeologico e Bertinoro, per quello Interreligioso; quest’ultimo è un misto di opere d’arte (anche con autori notevoli, come Manzù) e di allestimenti didattico-esplicativi capaci di confrontare Cristianesimo, Ebraismo, Islam e anche religioni orientali. Rimanendo tra le rocche si può consigliare la sempre bella Cesena (giro sommitale degli spalti delle mura, piacevole in giorni ventilati) e, nel riminese, il classico Castel Sismondo (oggi finalmente liberato dal sottostante parcheggio) e quelli della collina, ad esempio Montefiore Conca, uno dei «borghi più belli d’Italia», con rocca autenticamente medievale, dotata anche di un notevole affresco trecentesco del bolognese Jacopo Avanzi (portare un binocolo perché si trova un po’ in alto e possiede dettagli tutti da scoprire) e di un terrazzo sommitale panoramico. La gita potrebbe spingersi ai confini romagnolo-marchigiani con Gradara, ingiustamente considerata solo «roba per turisti»: la rocca fu rifatta radicalmente negli anni Venti, è vero, ma con un certo gusto, più romantico che filologico (mito di Paolo e Francesca), ma non senza suggestioni assai accattivanti; di recente è stato restaurato e aperto anche il giro sommitale delle mura dove si sale ad oltre 15 metri d’altezza.

BAGNI AL FIUME
Per le classiche abluzioni tra pozze e cascatelle ci si limita qui a qualche cenno: la sempre bellissima «Peschiera» di Bocconi, sotto il ponte omonimo, poi, un po’ più a monte, «I Gorgoni» e tutto il corso dell’Acquacheta fino alle celeberrime cascate, l’ansa di «Piombrino» per la valle del Bidente e infine il Rabbi sopra Premilcuore. Per quest’ultimo si raccomanda di rispettare le avvertenze in loco e di evitare le località «pericolose» come quella del Ponte Nuovo di Giumella che comprende anche una forra con rocce viscide e acque insidiose, teatro in passato di numerosi incidenti. Questa norma, fatta di prudenza e buon senso ed estendibile anche a questioni individuali (sensibilità alle congestioni, all’acqua fredda, no tuffi, ecc.) vale di fatto per tutto l’argomento. Chi voglia una via di mezzo potrà ripiegare, si fa per dire, sul Lago di Ponte sopra Tredozio: non è balneabile, per legge e per ragioni pratiche (sponde ripide o a canneto o terroso-fangose), ma si trova in posizione freschissima tra i monti dell’Alto Tramazzo, possiede un piacevole camminamento lungolago ed un Sentiero Natura (un po’ più lungo, circa un’ora, ma ancora più bello e con due notevoli alberi monumentali presso Le Piane) e un immissario, il Tramazzo appunto, dove non si riesce a fare il bagno ma dove si può sostare all’ombra con i classici pediluvi. Stesse cose potremmo dire per il lago di Ridracoli: in nessun modo balneabile ma molto godibile con semplici passeggiate lungo la riva (45 minuti per la più pittoresca, fino al Rifugio Ca’ di Sopra), oppure con le gite in barca elettrica, anche facendosi «sbarcare» (ci sono due approdi, condizioni idriche e stagionali permettendo) e poi tornando a piedi.

AMBIENTI FORESTALI
Tutti i sentieri davvero forestali sono consigliabili nella piena estate. Visto lo spazio tiranno ci limiteremo a citare il Giardino Botanico Valbonella, 3 km sopra Corniolo verso Premilcuore, a 700 metri di altitudine, con laghetti, una cascata e soprattutto la ricostruzione degli habitat naturali della Romagna, con piante ben cartellinate, e infine la passeggiata che conduce al rifugio più fresco di tutto l’Appennino romagnolo: quello delle Fontanelle, a 1400 metri di quota sotto l’ombrosa mole del Monte Falco. Si parcheggia fra il grande spiazzo dei Fangacci e i dintorni de La Capanna e magari si evita la pista forestale segnalata (la teniamo per il ritorno) per proseguire altri 150 metri ed imboccare l’accesso più bello: il sentiero Cai 251 e poi 00 (mezz’ora a dir tanto, tutto all’ombra di faggi e abeti).
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-qualche-meta-alternativa-in-romagna-fra-castelli-bagni-al-fiume-o-passeggiate-nei-boschi-piu-freschi-per-chi-scappa-dalle-spiagge-n45994 004
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione