Il Carroccio ha intenzione di giocarsi la partita delle comunali 2019 fino in fondo, mettendo in campo, dove possibile, propri nomi forti e credibili. Per ora l’ufficialità è arrivata solo per Castel Bolognese dove la sfida con la probabile candidatura del centrosinistra di Meluzzi, l’ancora incerta dei Cinque stelle, sarà tenuta dal giovane castellano Jacopo Berti. Il 26enne, già consigliere provinciale e comunale a Faenza per la formazione di Salvini, questa volta ci mette la faccia nel suo paese natale.
«Il nome di Berti - sottolinea il segretario Andrea Liverani - è quello giusto per tentare di vincere il comune e strapparlo alla sinistra. Un ragazzo che, se anche giovane anagraficamente da anni lotta, s’impegna e opera politicamente per cambiare in meglio la sua città e non solo. Militante di “vecchia data” Berti è l’uomo giusto per vincere e per questo lo sosteniamo e lo aiuteremo nell’impresa che potrebbe portarci delle sorprese, anche molto positive per noi e soprattutto per i castellani. un ragazzo competente che ama il suo paese e la sua comunità e che ha idee anche innovative per tornare a far crescere Castello».
A Brisighella la partita sembra ormai essersi ristretta a due nomi: Gianluigi Forte o Graziano Brunetti. «Due nomi importanti e riconosciuti dalla comunità. Stiamo ancora ragionando - ci tiene a sottolineare Liverani - se presentarci con il simbolo della Lega o se presentarci come lista civica. Siamo però certi - conclude - che il candidato vero, credibile e vincente per dare una vera alternativa politico-amministrativa a Brisighella non può che essere uno vicino alla lega Nord».
Ancora indietro la questione a Casola Valsenio e Solarolo. Nel paese collinare per ora i contatti sono a livello perlustrativo. Nessun nome è ancora emerso se non qualche voce che rimetterebbe in pista il candidato Oriano Casadio. «Per noi -commenta Liverani sul tema -sarebbe meglio cercare di rinnovare mettendo in campo un nominativo nuovo. Sappiamo che non è facile e non nascondiamo come nel paese collinare la situazione sia forse la più difficile tra i quattro comuni chimamati alle urne in primavera. Non ci possiamo ancora esprimere ma stiamo lavorando perché ci possa essere un’alternativa nuova». A Solarolo invece la Lega sta aspettando di avere ancora il via libera da parte di un nome «fortemente benvoluto dalla propria comunità». (r.iso.)