Nuovi cuochi contadini in Romagna: l’Agriturismo Calderino di Sarna, la Tenuta Nasano di Riolo, La Minarda di Forlì e la Fattoria Romagnola di Imola

Cresce la rete dei cuochi contadini di Coldiretti Emilia Romagna: sono stati conferiti i diplomi ai tredici imprenditori agrituristici che hanno completato il corso di «Cuoco Contadino», organizzato da Coldiretti Emilia Romagna in collaborazione con Fondazione Campagna Amica-Terranostra. Durante il percorso formativo, i partecipanti hanno frequentato laboratori teorici e pratici dedicati a tecniche di preparazione in cucina, valorizzazione di menù a spreco zero, focus su singoli prodotti tipici come vini autoctoni, olio Evo, panificati e birra artigianale, oltre a moduli su sicurezza alimentare, accoglienza e gestione della sala, comunicazione e promozione aziendale. In totale sono 13 le persone che hanno ottenuto l’attestato di formazione e giacche da cuoco. I nuovi cuochi contadini sono: Annalisa Sangiorgi dell’Agriturismo Calderino di Faenza (RA), Claudia Trigari dell’Agriturismo Il Grillo Parlante di Pianoro (BO), Federica Frattini dell’Agriturismo Podere San Giuliano di San Lazzaro di Savena (BO), Fausto Mazzoni dell’Agriturismo La Minarda di Forlì Cesena (FC), Gabriele Gentilini dell’Agriturismo Fattoria Romagnola di Imola (BO), Gisella Bolla dell’Agriturismo Podere Barzia di Bardi (PR), Jacopo Tasca dell’Agriturismo Cà Nova di Riva del Po (FE), Luca Candini e Morena Rebuttini dell’Agriturismo La Casetta nel Bosco di Camposanto (MO), Matteo Rossi dell’Agriturismo Fattoria Rossi di Quattro Castella (RE), Paolo Oddi dell’Agriturismo il Viandante di Borgonovo Val Tidone (PC), Roberta Gualtieri dell’Agriturismo Il Biancospino di Ravarino (MO) e Stefano Gardi dell’Agriturismo Tenuta Nasano di Riolo Terme (RA). I cuochi contadini rappresentano il vero fiore all’occhiello di un settore, quello agrituristico, in continua espansione nella regione. In Emilia-Romagna si contano oggi circa 1.200 agriturismi attivi, con una capacità ricettiva di oltre 10.047 posti letto, 360 piazzole in agri-campeggio e 4,5 milioni di pasti somministrabili annualmente. Un comparto che registra un trend in costante crescita grazie alla possibilità di vivere esperienze autentiche a contatto con la natura e a un’offerta sempre più qualificata in termini di attività ricreative, culturali, sportive e, grazie proprio ai cuochi contadini, di eccellenza enogastronomica. «La figura del cuoco contadino rappresenta un elemento strategico per il futuro del nostro sistema agrituristico - ha sottolineato il direttore di Coldiretti regionale, Marco Allaria Olivieri. - Attraverso la loro formazione, valorizziamo non solo le eccellenze locali, ma rafforziamo quel modello di turismo enogastronomico e ospitalità che è motore di sviluppo per piccoli borghi e campagne. I cuochi contadini sono veri ambasciatori del territorio, capaci di tradurre in esperienze culinarie autentiche quell’identità rurale che rende unici i nostri agriturismi e che sempre più viene ricercata dal turista moderno».