Nuova raccolta rifiuti nel forese di Ravenna, Hera: "Piano piano e senza sanzioni"
Gradualità, informazione, assenza di sanzioni. Sono queste le linee che Hera, a due mesi dall’avvio del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti nel forese che ha l’obiettivo di portare la differenziata al 70%, sta seguendo per abituare i cittadini alle novità, in primis il porta a porta misto (un passaggio settimanale di raccolta domiciliare di indifferenziato e due di organico). A fare il punto della situazione è Andrea Bazzi, responsabile dei servizi ambientali di Hera per l’area di Ravenna.
Come sta procedendo la nuova gestione rifiuti?
«Secondo le previsioni. Abbiamo attivato una campagna di comunicazione diffusa. Sono state inviate 80mila lettere, sono stati organizzati oltre 60 incontri pubblici in tutta la provincia, con oltre 7mila presenze complessive; inoltre sono stati effettuati e pianificati oltre 40 info point. È stata anche organizzata la consegna a domicilio dei contenitori per il “porta a porta”. Abbiamo previsto la massima facilitazione ai cittadini per l’accesso alle informazioni e alle relazioni con il gestore: dall’inserimento di tutte le informazioni utili nel sito internet di Hera e nell’App IlRifiutologo alla disponibilità di una email pubblica per ogni progetto attivato per richieste di servizi personalizzati o informazioni. Abbiamo anche attivato un altro numero verde: 800.862.328»
Si è partiti in tutti i territori coinvolti o si sta andando per gradi?
«Abbiamo avviato i nuovi servizi con gradualità, cercando di evitare inutili forzature: ad esempio, nelle frazioni di Ravenna stiamo togliendo ora i cassonetti, a diverse settimane dall’attivazione del porta a porta. Inoltre abbiamo contattato ogni singola attività (utenza non domestica) e individuato i servizi da erogare, con riferimento ai regolamenti e agli obiettivi di raccolta differenziata e riduzione degli scarti. In caso di errori nell’esposizione dei rifiuti, in accordo con l’Amministrazione, nel primo periodo evidenzieremo il problema riscontrato solo con opportuni avvisi».
Quale reazione stanno avendo i cittadini?
«Grazie a tutte le iniziative messe in campo, le persone in generale sono informate e c’è una buona risposta anche in termini di adesione e gradimento. Infatti la reazione prevalente dei cittadini è positiva e si riscontra una volontà diffusa (a parte qualche raro caso) di fare qualcosa in prima persona e di impegnarsi per migliorare l’ambiente in cui viviamo e per renderne sostenibile lo sviluppo. In generale c’è una maggiore consapevolezza dell’importanza di gestire bene i rifiuti prodotti per evitare sprechi, rimettere in circolo risorse preziose per evitarne un ulteriore consumo. A breve avremo a disposizione i primi dati, che si preannunciano positivi, sulla raccolta differenziata e sulla produzione rifiuti».
Ci sono punti più critici di altri che richiederanno maggiore tempo e consapevolezza?
«La modifica dei servizi di raccolta rifiuti coinvolge necessariamente i cittadini nella vita quotidiana. Ogni piccola modifica o cambiamento nelle proprie abitudini può facilmente generare timori e un iniziale disagio, che cambia molto in intensità e tipologia a seconda di ogni singolo utente e situazione. Quando consegniamo le dotazioni per il porta a porta lo facciamo generalmente a domicilio cercando di spiegare in modo semplice e con l’adeguata documentazione in cosa consiste il cambiamento, promuovendo le buone pratiche di riduzione rifiuti e la raccolta differenziata e le relative motivazioni. Poi, per quanto possibile, cerchiamo di venire incontro alle diverse esigenze in modo da rendere davvero agile il passaggio».