Non solo in casa ma anche i ristoranti offrono ghiotti menù per tutti i palati a Natale e all'ultimo dell'anno

Romagna | 23 Dicembre 2022 Le vie del gusto
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Riccardo Isola - Durante le festività il pranzo a Natale è tradizione farselo in famiglia ma non mancano occasioni nei locali e ristoranti del territorio per poter gustare menù sfiziosi o pantagruelici che siano per tutti i gusti. Qui ne riportiamo solo alcuni. 
Partendo da Faenza per chi non ha voglia di mettersi ai fornelli «Fm market» dal 22 al 24 sera permette di prenotare alcuni piatti o addirittura la Christmas bag, anche con consegna a domicilio, in cui oltre a crostini e cicketti (Porcini e parmigiano, Zucce, ratatouille e tartufo, Baccalà mantecato e polvere di cavolo nero, Bortolaccio con culaccia emiliana, Frisella melanzana e coppa piacentina, Bel e cot con salsa Gribiche e lenticchie Beluga, Trota, maionese di lamponi) o il Panettone salato e maial tonné è possibile acquistare anche i Cappelletti con Parmigiano pasticciati con ragù e tartufo nero, Cappello del prete brasato, purea di patate allo zafferano con crema di Parmigiano e tartufo, Cuaciarol, fichi secchi e ribes, tenerina al ciocco, creama al Baileys e frutti rossi, Panettone Brisa e il suo gelato, cremoso al mascarpone e scroccadenti al ciccolato, piccola Sacher. 
Un’altra scelta può essere quella offerta dal ristorante «Cinque cucchiai». Sempre a Faenza l’executive chef Alessandro Giraldi e lo chef Alessandro Terrasi presenta un menù che spazia dalla Seppia in farina di ceci, squacquerone, cotognata e alici di cetara, alla Mazzancolla tostata, zucca, pancetta affumicata e limone fermentato. Come primi Gnocchi di polenta bianca, cardinale di Granciporro, calamari e radicchio tardivo a cui fanno seguito i Cappelletti della tradizione in brodo di cappone. Si prosegue con il Rollè di faraona in farcia di marroni, Albana ed erbe spontanee e come un Panettone convaniglia, canditi e mandorle. 
Altra proposta è quella di «Casa Spadoni» (ma c’è anche il ristorante Ca’ del pino a Ravenna) che offre ai suoi clienti una carta rinnovata e pensata a posta per questo periodo dell’anno con tantissimi antipasti, primi della tradizione e carne a volontà. Ampia la presenza di tagli di Mora Romagnola assolutamente da gustare. 
Andando in collina a Casola Valsenio alla «Locanda del Cardello» il menù proposto parte con Ricotta fior di latte scottata castagne e miele, Polentina mais e saraceno cuore di paté e Fagottino pasta fillo scarola e porcini. Per i primi si spazia dai Cappelletti in brodo di cappone al Cannolo con farina macinata a pietra. Si continua quindi con Bufala cavolo nero noci, Polpettine cavolo cappuccio uvetta e pinoli, Spinacino di vitello, Castagne salsiccia scalogno e timo, Millefoglie di patata. Infine per i dolci la Locanda prevede Torretta di panettone con crema al torrone e Cioccolato e arancio candito.
Le «Cantine Antica grotta» di Riolo terme  punta tanto sulla qualità delle materie prime partendo da uno Spizzico di jambon de Bosses, spuma di Raviggiolo, piadina per passare al Fagottino di cavolo con ricotta della faggiola, noci, tartufo su pesto di pomodori secchi, pecorino e finocchietto. Ai primi si punta sulla mitica Spoja lorda di Mortadella e Parmigiano in brodo della tradizione, passando le la Goccia d’oro croccante dele Cantine. I secondi sono Pasticcio di cappone e cotogna in crosta di cannella e anice sul suo fondo per chiudere il tutto con Mille facce del panettone artigianale nello specchio di zabaione.
A Brisighella «La grotta» prevede un menù ricchissimo. Si parte con Brisée con saba e pecorino gran cru di grotta, si prosegue con Petto di faraona farcito con cime di rapa su cialda di pane agli agrumi, Insalatina di verdure all’olio di nocciola con uovo poché e salsa al caprino di Roccaverano. Tre i primi composti dai Cappelletti della tradizione in brodo di carne, Fagottino alla finanziera con salsa al grignolino e chiodini al timo e Cannolino di crespella con cavolfiore, tartufo e parmigiano reggiano 36 mesi. Il secondo sarà Pluma di Maiale marinata e ripassata alla brace con mostarda di pere volpine e zucca per concludere con un predessert composta da Tartelletta di frolla con gelato al rabarbaro e dessert composto da Cioccolato & Panettone e Marquise al cacao, crema di burro al panettone, ganache al cioccolato fondente e croccante di mandorle. A Solarolo «l’Osteria ritrovata di du Butò» dopo l’Entrèe di benvenuto presenta una Millefoglie di verdure invernali, cacio e pepe e semi di zucca tostati. Come primi non mancano i Cappelletti romagnoli in brodo di cappone e il Risotto al brasato, mantecato al gorgonzola e mostarda di pere. Come secondo ecco la Guancia di manzo fondente al Sangiovese su purea di patate e sedano rapa. Infine i dolci prevedono il Tronchetto di Natale e la Piccola pasticceria. 
A Ravenna un locale consigliato è «l’Osteria del tempo perso» che ha realizzato un menù di terra e di mare. Si parte con i Filetti di triglia gratinati su zuppetta di pesce e sfoglie di pane per passare poi dai Passatelli in brodo di cappone e dai ravioli di ombrina al profumo di limone e ragù di crostacei. Come secondo c’è la Ricciola marinata e arrostita su spinaci saltati, pinoli e uvetta oppure Rollé di faraona ripiena ai carciofi su vellutata di Parmigiano e il suo ristretto. Si chiude con il Tortino al mascarpone, spuma al caffé e cioccolato fondente. 
Un altro locale è quello della «Campaza»  che per Natale  e Capodanno, presenta il proprio menù. Anzi a dir la verità ne presenta tre differenti: uno tutto di pesce, uno tutto di carne e uno totalmente vegetariano. Qui riportiamo solo quello di pesce. Si parte con Canocchie mazzancolle e seppioline nostrane con verdure saltate su crema di topinambur. Per i primi si passa dai Passatelli in guazzetto di crostacei al Risotto con rana pescatrice con carciofi in due consistenze. Il secondo piatto prevede la grigliata mista con patate al sale dolce di Cervia. Infine Carousel cremoso al caramello salato, Frolla ai cinque cereali e cacao, Croccante di nocciole e crema arancia e cannella. Tutti questi locali che abbiamo  menzionato, ma ovviamente ce ne sono decine e decine di altri altrettanto capci di creare emozioni e eprcorsi di gusto autentico, anche per il cenone di Capodanno non mancano di proporre menù e carte da leccarsi i baffi.
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