Damiano Ventura - Sole, spiaggia e mare, ma anche lavoro a più non posso. L’estate è entrata nel vivo già da qualche settimana e come succede ormai da diversi anni a questa parte, soprattutto nei weekend, sono molti coloro i quali sfuggono alla quotidianità della vita cittadina per partire alla volta dei lidi nostrani in cerca di svago o di sollievo dalla canicola estiva. Altri invece si trasferiscono direttamente nelle località balneari, ma non certo per oziare su una sedia a sdraio o un lettino. Si tratta infatti di quegli imprenditori marittimi che possiedono attività e concessioni, e che nel periodo estivo sono impegnati a tempo pieno. Tra questi ci sono anche alcuni faentini come Davide Carli, cresciuto tra le mura del bagno ristorante Le Piramidi a Lido di Spina. «Nel 1986, quando sono nato io - spiega Carli - la mia famiglia prese questo stabilimento, che si componeva di una baracca e di un piccolo bar. Col passare del tempo abbiamo apportato tanti cambiamenti, siamo stati i primi a puntare sulla ristorazione in spiaggia».
Oggi Le Piramidi è conosciuto e rinomato ben oltre i confini della località grazie al lavoro di Davide e dei suoi familiari. «Questo tipo di lavoro è una missione, la mia giornata inizia alle 8.30 e finisce oltre la mezzanotte. Faccio giusto una pausa di un’oretta, ogni tanto al pomeriggio. Per quanto possa sembrare stancante è la mia vita, sono abituato perché faccio questo lavoro da quando avevo 15 anni. Le giornate sono lunghe e impegnative e la vita privata viene messa quasi in secondo piano rispetto al lavoro. In questo senso il prezzo da pagare rispetto al guadagno è alto perché non ci sono sabati, domeniche e feste. Però c’è la passione, io non vorrei fare altri lavori se non questo». Chiaramente a fronte di tanto impegno Carli ammette di avere tante soddisfazioni professionali. «Abbiamo la nostra clientela, siamo un punto di riferimento tra i ristoranti di pesce, e gli altri ristoratori vengono qui a mangiare quando sono chiusi. Già questa è una grande soddisfazione, per non parlare dello chef Igles Corelli, il mio mentore, che viene spesso qui alle Piramidi e mi dà sempre un sacco di consigli, è un vero onore».
Una storia analoga a quella di Carli è quella di Gian Maria Manuzzi, socio dell’Osteria della Sghisa a Faenza e gestore della Rotonda sul Mare a Lido Adriano. «E’ il terzo anno che siamo qui - commenta Manuzzi - la Rotonda è a conduzione familiare, quindi siamo proprietari e gestori. Abbiamo puntato su una proposta qualitativamente elevata in una località che non è proprio centrale. Eppure puntando sulla materia prima e sui produttori locali siamo riusciti a creare un prodotto che funziona». Manuzzi e la sua famiglia sono imprenditori a tutto tondo nel settore turistico e della ristorazione, infatti «gestiamo anche l’hotel Reno a Lido di Savio, il secondo di due alberghi (l’altro è a Lido Adriano, ndr) ed inoltre abbiamo un tour operator a Cervia». Come per Carli, la giornata di Gianmaria Manuzzi inizia presto la mattina e finisce tardi la sera. «Io seguo la parte commerciale e web marketing negli alberghi, poi mi occupo di gestire e coordinare la proposta della Rotonda per la quale mi avvalgo della collaborazione dello chef Riccardo Cevenini, e del bravo Enzo, bartender molto conosciuto. La mia giornata è impegnativa ma la riviera è un simbolo culturale, oltre che naturistico ed enogastronomico perché c’è una cultura nella ristorazione. E’ un buon investimento anche se come business è corto». Le soddisfazioni in questo caso non mancano «E’ bello dare il proprio know-how a chi viene da fuori. Fuori regione o fuori dall’Italia. Mi capita spesso che turisti esteri si complimentino. Facciamo vedere cosa siamo capaci di fare».