«Il Museo Carlo Zauli è di fatto chiuso, ma le nostre porte restano aperte attraverso i canali social, il sito web e gli hashtag #museocarlozaulionline #laculturanonsiferma». Matteo Zauli, direttore del museo faentino dedicato al padre Carlo, riaffiora nel difficile momento dell’emergenza sanitaria con un ampio progetto di iniziative on-line, imperniato in particolar modo sui brevi documentari Inediti - opere invisibili, appena approdati in rete con il primo episodio dedicato all’installazione «Skateboard» (2003) di Bruno Peinado, episodio importante per la storia del museo in quanto prodromico dell’avvio di una collezione contemporanea costruita a partire dai lasciti delle residenze artistiche promosse dal museo.
«Desideriamo inoltre segnalare video, interviste e visite guidate online che sono state incluse nel canale "Arte e Mostre”, promosso dalla Regione Emilia-Romagna all’interno di EmiliaRomagnaCreativa – aggiunge Matteo Zauli -. Nella nostra regione c’è tanto da scoprire anche “da lontano” e grazie alla rete lo possiamo fare. Queste iniziative, capaci di raccontare musei e luoghi di arte e cultura online, propongono nuove modalità di fruizione, in attesa delle riaperture che ci auguriamo imminenti. Abbiamo inoltre realizzato Inediti - opere invisibili del Museo Carlo Zauli, una serie di racconti visivi dedicati a riflessioni, ricordi, aneddoti inediti che ruotano attorno ad opere oggi invisibili nel percorso espositivo ma realizzate nei nostri storici laboratori e rivolti sia agli amici del Museo Carlo Zauli che seguono assiduamente tutte le nostre iniziative, sia a chi non conosce a fondo la nostra istituzione. Dedichiamo inoltre opportunità interessanti alle scuole, attraverso una visita virtuale al Museo e alle opere di Carlo Zauli, augurandoci che ciò possa essere di stimolo e approfondimento allo studio della ceramica e della scultura contemporanea».