Ginnastica ritmica, l'Edera ha riscritto la storia nella stagione più complicata: "Che emozione, gli allenamenti video hanno funzionato"

Romagna | 28 Novembre 2020 Sport
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Tomaso Palli
La prima volta non si scorda mai. Soprattutto se, causa coronavirus, si è dovuto attendere mesi prima di poter ufficialmente festeggiare. È il caso dell’Edera Ravenna di ginnastica ritmica, capace di ottenere la prima storica promozione in Serie B dopo mesi di limbo prima della prova finale di Roma riprogrammata per il 13 novembre scorso. «Dopo le prime due gare a febbraio (San Marino e Fermo, ndr) siamo entrati in lockdown - spiega Silvia Sarini, responsabile di settore dell’Edera - e non sapevamo cosa sarebbe accaduto. Si è poi aggiunto lo scoglio del 24 ottobre (il dpcm, ndr) con la gara già in programma a metà novembre. Fortunatamente è andato tutto per il meglio».
Sarini, ora la promozione è realtà?
«Una bellissima emozione per un obiettivo che inseguivamo da tempo; nonostante qualche timore per il livello di preparazione, il risultato ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo dopo una lunga attesa». 
E con atlete giovanissime?
«Sì, sono tutte ginnaste junior (le 15enni per Emma Bulzoni, Felicia Baes e Marta Siboni e la 13enne Martina Pieralisi, ndr). Sono quelle con maggiore potenzialità di crescita dal punto di vista tecnico, le nostre ginnaste di punta del momento».
Le difficoltà non sono mancate.
«Le ginnaste non hanno mai interrotto l’allenamento lavorando online ogni giorno. Al problema dello spazio si è aggiunta la problematica legata all’aspetto emotivo con la perdita di motivazioni e facendo ginnastica attraverso un video. In più, così giovani, avevano anche l’impegno scolastico per un totale di 8/10 ore al giorno al pc. È stato un periodo molto difficile. Oltre alle ragazze, sono state bravissime le allenatrici, Camilla Casadio e Sara Tiene, nel dare continuità al lavoro mantenendo un livello discreto di preparazione». 
Entriamo nel mondo della ritmica: come sono le competizioni? 
«Le nostre ginnaste partecipano a più tipologie di campionati: a squadra, individuali e d’insieme dove si gareggia contemporaneamente in pedana. In un anno sportivo, le atlete non affrontano un solo campionato ma preparano esercizi che utilizzano sia per negli individuali sia in quelli di squadra. La preparazione è individuale per poi analizzare, all’interno della società sportiva, chi sia idoneo per il campionato». 
La ginnastica ritmica come sport individuale?
«Sia individuale che di squadra. Un esempio di squadra è dato dalle Farfalle che ci hanno portato ottimi risultati a livello olimpico. Negli ultimi anni, come Italia, siamo migliorate anche nell’individuale con due ginnaste che ci rappresenteranno alle Olimpiadi di Tokyo. Tra queste anche Milena Baldassarri, che ha iniziato proprio da noi prima di spostarsi in una delle società più importanti d’Italia».
Come si allena una ginnasta?
«Si tratta di un lavoro molto importante: le nostre si allenano tutti i giorni, compreso il sabato, circa cinque ore al giorno. La preparazione riguarda un aspetto fisico, atletico, di coreografia correlato perciò alla danza classica e una parte legata agli attrezzi della ginnastica». 
Tra preparazione, gare e riposo: qual è il vostro calendario annuale? 
«Non ci sono mesi per il riposo ma semplicemente poche settimane. Questo perché i campionati di ginnastica si fermano solo in luglio e agosto, mesi dedicati alla preparazione specifica e ad alcune gare amichevoli in vista delle competizioni di settembre. Nella prima parte dell’anno ci sono i campionati di squadra mentre a maggio quello d’insieme che poi riprende anche a ottobre. Infine, nella seconda parte dell’anno ci sono i campionati individuali. Non ci si ferma mai, il lavoro dura tutto l’anno».
Speranze per una stagione, la prossima, già molto vicina?
«Vicinissima. L’anno agonistico ripartirà proprio col campionato di Serie B e quindi ai primi di febbraio avremo subito le prime prove. Noi speriamo di riconfermare la promozione che siamo riuscite ad ottenere restando in B. Si tratta di un campionato molto difficile con sole 12 squadre e noi vorremo tenere la categoria».
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