Forlì, l'assemblea di Legacoop Romagna: "Servono più investimenti pubblici dopo la crisi"

Romagna | 04 Maggio 2018 Economia
forl-lassemblea-di-legacoop-romagna-quotservono-pi-investimenti-pubblici-dopo-la-crisiquot
Un Paese profondamente cambiato e che continua a chiedere cambiamento: è in questo contesto che Legacoop Romagna si trova a tenere la propria assemblea dei delegati, venerdì 4 maggio alla Fiera di Forlì. La centrale cooperativa – prima organizzazione d’impresa romagnola ad avere acquisito la dimensione d’area vasta a partire dal 2013 – rappresenta 436 imprese, 26.500 occupati e quasi 379 mila soci, per un valore della produzione che sfora i 7 miliardi di euro e un patrimonio di oltre 3 miliardi. Il mondo cooperativo negli ultimi 7 anni non ha arrestato la propria crescita, puntando sulla qualità del lavoro: 9 occupati su 10 sono a tempo indeterminato.
L’assemblea di Legacoop Romagna assume un duplice carattere organizzativo e di progetto. Al primo posto delle richieste gli investimenti infrastrutturali, che Legacoop Romagna chiede a Regione e Governo di rilanciare con un piano organico: corridoio adriatico, porto di Ravenna, rete logistica, sistema regionale degli aeroporti e qualifcazione della rete ferroviaria sono alcuni dei titoli, insieme all’annoso problema dei collegamenti stradali tra le città romagnole. Ma la sfda per il futuro è prima di tutto culturale e Legacoop Romagna la coglie assumendo a fondamento i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 dell’Onu rilanciati dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo sostenibile.

IL RUOLO DELLE COOP
«Ci presentiamo come un movimento solido, che ha pagato il prezzo della crisi, ma che in questi anni ha fatto il proprio dovere e che ha saputo reagire con effcacia, mettendo al primo posto la difesa dell’occupazione», dicono il presidente e il direttore generale, Guglielmo Russo e Mario Mazzotti. «In questo contesto la cooperazione può avere un ruolo chiave e al prossimo Governo chiediamo di riconoscerlo con chiarezza. Interi settori sono schiacciati in una morsa tra infima qualità dello sviluppo, inefficienze della pubblica amministrazione e concorrenza sleale. Se ne esce solo con una battaglia forte per la legalità e impegno deciso per un’innovazione che sia sostenibile per l’ambiente e le persone. Noi ci proponiamo come vettore per questo modello di sviluppo».

LE SFIDE IN ROMAGNA
La Romagna, territorio dell’economia sociale, «non può prescindere  da un welfare universale equo, solidale e inclusivo. Da qui occorre partire per rilanciare il progetto dell’Ausl Romagna». In questo quadro le cooperative spingono per l’integrazione tra sanitario e sociale. «Sarebbe il modo per affrontare con criteri di sussidiarietà l’invecchiamento della popolazione e i nuovi bisogni. In questo rapporto integrato tra pubblico e privato il ruolo della cooperazione è sì complementare, ma è anche in grado di mettere in atto soluzioni nuove fin da subito: noi siamo a disposizione».

LE COSTRUZIONI POST CRISI
C’è poi il tema delle costruzioni residenziali: dopo l’implosione del settore, la nuova legge urbanistica regionale punta tutto sulla rigenerazione urbana, «ed è giusto  perché questo può spingere anche a ripensare le città e le loro funzioni. Pensiamo che sarebbe giusto anche utilizzare la leva fiscale e altri incentivi come volano per sostenere i progetti di recupero». Sulle scelte energetiche ed ambientali, «che hanno ricadute dirette sul turismo in termini di qualità della balneazione», Legacoop chiede l’applicazione del piano dei rifiuti e una nuova stagione di piani energetici comunali «in cui cittadini e imprese partecipino agli obiettivi di sostenibilità».

I NUOVI PROGETTI
Due capitoli sono dedicati alla rete per il trasferimento tecnologico e ai progetti cooperativi. «La cooperazione è un’idea con radici antiche, ma che sa guardare al futuro: siamo al lavoro su tantissimi progetti, dal sociale alle case del popolo, dalla logistica al facchinaggio, fino a comunicazione, agroalimentare e consorzi. Il fiore all’occhiello? La nascita di Federcoop Romagna» sottolineano Mazzotti e Russo.

I VALORI
Legacoop Romagna, intravede una fase nuova anche nella promozione del fare cooperativa. I workers buyout hanno funzionato, ma ci sono altri bisogni, come quelli del popolo delle partite IVA – in cui qualcuno vede il nuovo lumpenproletariat – e delle comunità montane che si spopolano. Le applicazioni di sharing economy come Uber? «La retorica è finita: il più delle volte destrutturano il sistema attraverso piattaforme digitali che cambiano la natura dell’organizzazione dei servizi e del lavoro e aprono il varco alla riduzione di diritti, garanzie e reddito. Per questo occorrono nuove regole su questi mercati».

IL FUTURO DELL’ACI
«Serve un’Aci che abbia un forte profilo identitario. Non basta motivare la scelta come utile a contenere i costi della rappresenza e a irrobustire la nostra capacità di lobbying. Il compito che ha l’Aci – spiegano infine Russo e Mazzotti – è ben più impegnativo della semplice erogazione di servizi e va invece a imperniarsi sugli obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile».


 
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-forli-l-assemblea-di-legacoop-romagna-servono-piu-investimenti-pubblici-dopo-la-crisi-n17652 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione