Faenza, nuovi spazi in uso alla Biblioteca, dall’ex Archivio alla chiesa dei Servi

Romagna | 27 Gennaio 2023 Cronaca
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Riccardo Isola - «La Biblioteca si inserisce in un contesto urbanistico e architettonico di grande importanza per la città. La nostra attenzione quindi oltre ai contenuti sarà messa e viene messa anche alla qualificazione continua del contenitore. Questo sarà reso possibile grazie sia a interventi pubblici, su chiesa dei Servi e altri interventi interni all’ex convento oggi biblioteca sia privati (ex case Manfredi o palazzo Caldesi)». Così il sindaco di Faenza Massimo Isola disegna il nuovo futuro legato alla riqualificazione e al potenziamento delle superfici in uso alla Biblioteca.

EX ARCHIVIO DI STATO
Tra le prime novità che interessano il contenitore affacciato su piazza delle erbe è quello dello spostamento dell’ex Archivio di Stato. Di fatto sono finiti i lavori di trasloco del materiale che dalla Biblioteca vede la nuova sistemazione in via Zucchini. Le stanze e i volumi lasciati liberi saranno messe a disposizione dei frequentatori della biblioteca per aumentare le possibilità di fruizione visto che, come ha detto la direttrice Daniela Simonini «ci troviamo spesso con i posti esauriti, soprattutto quelli occupati dai ragazzi per studiare, e quindi l’estensione degli spazi a disposizione sarebbe molto importante».

PALAZZO CALDESI
Diventata di proprietà di R. Group Costruzione Srl di Rimini, che, nel luglio del 2019 ha investito circa 750mila euro per acquistarla, questo storico palazzo oggi si trova in condizioni veramente critiche. Se da una parte l’intervento privato doterà questa porzione di stabile affacciato tra via Manfredi e via Comandini, anche per il pubblico, e quindi per la Biblioteca, si otterranno importanti vantaggi. Dall’accordo tra Comune e impresa, infatti, palazzo Manfredi riceverà in dote circa 250 metri quadrati di superficie ristrutturata al grezzo posta al piano terra ad uso dei servizi bibliotecari.

SERVI E CHIOSTRO
C’è sempre in campo anche l’intervento di recupero, atteso da almeno una decina di anni, pur avendo di fatto a disposizione i soldi per poterlo fare, è la ex Chiesa dei Servi. Struttura architettonica naturale prosecuzione dell’attuale sede della Biblioteca che non se la passa bene. Da anni è infatti «abbracciato» da un esoscheletro fatto di tubi innocenti. L’amministrazione faentina ha a disposizione 5 milioni di euro per l’intervento di cui 3 milioni provenienti da finanziamenti strutturali europei e altri 2 milioni e mezzo ottenuti grazie alla vittoria del Comune in un causa giudiziaria sui derivati. La riqualificazione della chiesa, che dovrebbe essere realizzata su progetto dello studio milanese Muscogiuri, vedrà quindi un’inevitabile integrazione con l’adiacente Biblioteca. Un altro ambito legato ai necessari quanto attesi lavori è quello della ristrutturazione del chiostro per realizzare una sorta di polo dedicato alle nuove generazioni, sempre più attratte e frequentanti da questo tempio laico della cultura cittadina, e famiglie, con spazi che saranno dedicati alla ludoteca comunale, a una nuova sala ragazzi e una sala studio. Da palazzo Manfredi non si sbilanciano su tempistiche e cronoprogrammi ma il 2023 potrebbe essere un punto di accelerazione almeno per uno di questi due ambiti. «Abbiamo presentato diversi progetti - chiude il sindaco - anche per finanziamenti del Pnrr oltre che un dialogo continuo con la regione per capire come poter intervenire, Stiamo aspettando le risposte. Nei prossimi mesi - spiega il primo cittadino - sulle grandi opportunità che si sono affacciate, tra cui anche i fondi europei legati alla regione, potremmo avere una concretezza maggiore su cosa si potrà fare per dare risposte alla rigenerazione, ulteriore qualificazione e ampliamento della Biblioteca cittadina». 

NUMERI
Il 2022, in termini di numeri, per la Biblioteca Manfredianaè stato l’anno del ritorno alla normalità. Non si raggiungono ancora i livelli pre pandemici del 2019, quando i prestiti superarono quota 72mila e le presenze circa 41mila, ma il trend è stato in forte risalita. Soprattutto con la crescita costante della presnza dei giovani e degli adolescenti. Le presenze l’anno scorso sono state, infatti, 19.388 mentre nel 2021 si sono fermate a 6.500 e nel 2020, anno d’inizio pandemia, a 8.148. Riprendono anche a crescere i nuovi iscritti. Se nel 2020 furono 987 di cui 620 adulti e 367 ragazzi e nel 2021 1.526 di cui 676 adulti e 850 ragazzi, l’anno scorso si è arrivati fino a quota 2.142 con 1.193 adulti e 949 ragazzi. Dal punto di vista dei prestiti librari il trend è lo stesso. L’anno appena chiuso ha visto infatti i prestiti arrivare a 62.250 di cui 29.325 da parte di adulti e 35.925 dai ragazzi. Nel 2021 questi si sono fermati a 40.529 (21mila adulti e 19 ragazzi) e nel 2020 a 36.763 (20mila adulti 16mila ragazzi). Nel biennio 2020 e 2021 il prestito è stato reso possibile grazie alla collaborazione con i Rioni. Altro dato sono le attività e laboratori con i ragazzi che nel 2022 si sono potuti fare con regolarità. In totale la Biblioteca faentina ne ha realizzati quasi 320. Di questi 277 sono stati i laboratori con le classu delle diverse scuole mentre gli incontri con la lettura sono stati 41 e hanno interessato le fasce di età dai 0 ai 15 anni. Infine nel 2022 l’attività di catalogazione on line ha portato all’inserimento di oltre 11mila documenti. 

ACCORDO ROMAGNOLO
Le biblioteche comunali Classense di Ravenna, Malatestiana di Cesena, Maria Goia di Cervia, Manfrediana di Faenza, Trisi di Lugo, Comunale di Cesenatico e la biblioteca di Storia contemporanea «A. Oriani» di Ravenna anche per il 2023 concordano nell’attivare un servizio sperimentale di prestito interbibliotecario settimanale. Un progetto volto al fine di favorire e incrementare la circolazione dei documenti tra le strutture della Romagna, oltre a quelle all’interno dei comuni dell’Unione faentina, e venire così incontro alle esigenze espresse dai cittadini, di fruire di collezioni più vaste per il soddisfacimento delle proprie esigenze culturali e informative. Il servizio di prestito sarà effettuato un giorno a settimana, tendenzialmente il lunedì mattina tra le 9 e 12.30 circa. Si individuano diverse tratte di circuito per lo scambio tra le sei biblioteche: Lugo - Ravenna - Faenza -Lugo; Cesena - Ravenna - Cesena; Ravenna - Cervia - Ravenna oppure Cervia - Ravenna - Cervia e Cesenatico - Cervia - Cesenatico. Potranno essere richiesti in prestito tutti i documenti ammessi al prestito nelle biblioteche, ad eccezione delle novità editoriali pubblicate negli ultimi sei mesi e acquisite dalle biblioteche, giochi da tavolo, ultimo fascicolo dei periodici e eventuali riviste. Tra le biblioteche aderenti viene attivato un servizio di document delivery digitale che non prevede costi per gli utenti, fatta eccezione della biblioteca Oriani per cui la richiesta è a pagamento. Infine le sette biblioteche aderenti al progetto si impegnano a inviare e gestire le richieste di prestito interbibliotecario in modo tempestivo attraverso il software gestionale Sebina Next, collocare in tempo utile i documenti richiesti suddividendoli nelle casse preposte per il servizio in base alla destinazione e ricavare uno spazio all’interno della biblioteca idoneo al carico e allo scarico delle casse.
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