Riccardo Isola - Il porta a porta sta per arrivare anche in centro. Sarà un passaggio graduale, serviranno altri 18 mesi, ma entro quel periodo di cassonetti, dentro le mura, non se ne vedranno più. Un passaggio «epocale e storico» commenta l’assessore all’ambiente del comune di Faenza Antonio Bandini che in questi giorni sta tenendo sotto controllo il primo dei passaggi che porteranno all’integrale completo. Si tratta nello specifico delle cosiddette Isole ecologiche di base. Un primo step che ha preso il via da poco più di un mese e mezzo e che già qualche situazione critica la dimostra.
COSA SONO LE IEB
«In primis - ci tiene a sottolineare l’assessore Antonio Bandini - il sistema che abbiamo adottato nel centro storico della città è di un raggruppamento di contenitori (cassonetti e bidoni carrellati), che consente di effettuare in un unico luogo la raccolta separata delle diverse frazioni differenziate di rifiuto: carta/cartone, plastica, vetro/lattine, organico, rifiuti vegetali e indifferenziato». In questo modo il concetto di differenziata dovrebbe iniziare a prendere piede nelle abitudini quotidiane. Ma qualcosa, almeno per ora, non sembra stia andando nel verso giusto. Soprattutto nel week-end infatti, periodo in cui i servizi di svuotamento non vengono effettuati, le realtà disseminate per la città strabordano di rifiuti. Diverse le segnalazioni fatte al comune e sui principali social di cassonetti traboccanti di sacchetti. «Lo sappiamo - non nasconde Bandini - e per questo già abbiamo chiesto al gestore (Hera ndr) di riprendere l’organizzazione dello svuotamento pre esistente. Ma questo non è e non deve essere un alibi per i detrattori del cambiamento. Bisogna riuscire a superare la pigrizia delle persone permettendo di informarsi correttamente anche utilizzando le nuove tecnologie. Per avere una riprova basta scaricarsi l’App Rifiutologo che in pochissimi secondi esaurisce qualsiasi domanda e curiosità relativa alla tipologia di conferimenti del rifiuto in base alla tipologia».
COME FUNZIONA LA DIFFERENZIATA
A Faenza le zone in cui il conferimento differenziato è attivo sono tre. Nel forese, quindi in tutte le frazioni dove vige già il porta a porta, e la performance di differenziata è al 70%, e le due zone industrial artigianali dove la percentuale raggiunge il 69%. Tre zone che all’anno, i dati si riferiscono al 2019, hanno prodotto 3.500 tonnellate di rifiuti di cui quasi 2.200 tonnellate in modo differenziato. Per quanto riguarda il centro storico la percentuale è del 70%. «L’obiettivo è di arrivare entro l’anno al 79%. Per fare questo serve un cambio di mentalità generale da parte di tutti. Dal momento dell’acquisto fino a quello del conferimento. Non è semplice, immediato e nemmeno facile, ma è assolutamente necessario». Per quanto concerne il porta a porta che prenderà il via tra poco più di un anno e mezzo, a ogni famiglia saranno distribuiti contenitori che dovranno essere collocati davanti a casa in giorni e orari prestabiliti. Per l’organico, la tipologia di rifiuto più difficile e ostica, il bidone sarà corredato di sacchetti di carta che impediranno l’uscita di cattivi odori. Inoltre, la diffusione dei compostatori, per chi ne farà richiesta, permetterà di gestire la frazione organica in modo comodo e pratico, trasformando direttamente a casa propria un rifiuto fastidioso in un ottimo fertilizzante per orti e giardini e potrà ottenere un ulteriore sconto in bolletta.
PIU’ INFOMAZIONE PER I CITTADINI
Al di là dei cambiamenti sui turni di svuotamento dei cassonetti quello che il Comune ed Hera intendono fare è «di mettere in atto una grande campagna di informazione per aiutare i cittadini a comprendere meglio l’organizzazione del servizio, come e dove si devono conferire i rifiuti in modo differenziato, cosa cambia, sia in termini organizzativi sia per quanto riguarda i costi e le bollette.
QUALCHE CURIOSITA’
Con l’introduzione del porta a porta ci sarà qualche novità che andrà incontro alle esigenze di un risparmio complessivo della spesa delle famiglie. In primis per chi ha figli e parenti in casa che necessitano di ausili particolari (esempio pannolini) questi saranno dotati di contenitori idonei che permetteranno di conferire questa tipologia di rifiuto indifferenziato pagando solo il 2%. Un’altra curiosità che più che altro è una filosofia vera e propria è che più uno produce rifiuti, anche in modo differenziato, più si troverà bollette più salate. Grazie alla tariffazione puntuale, infatti, ogni cittadino avrà costi in bolletta misurati e calibrati in funzione dell’effettiva produzione di rifiuti. Non sparirà la cosiddetta «quota fissa» della bolletta ma si alleggerirà, per chi si dimostrerà più virtuoso, quella variabile.
LA SITUAZIONE NEI COMUNI
La Romagna faentina sta progressivamente andando tutta assieme verso questa riorganizzazione. Se A Riolo Terme dal 2019 il porta a porta integrato è attivo, e si è già raggiunta la percentuale del 70%, a Brisighella, Casola, Castel Bolognese e Solarolo si sta adottando lo step delle Isole Ecologiche per poi arrivare, anche qui, al porta a porta.