Faenza, l'artista «luminoso» Giovanni Fabbri vorrebbe organizzare un’asta benefica

«Nelle mie condizioni non ho modo di organizzare un’asta benefica, ma continuo a lavorare in modo creativo tutti i materiali su cui metto le mani. Ho un grosso archivio di opere che mi piacerebbe far conoscere e vendere ma non per arricchirmi, piuttosto a fini benefici. I problemi da cui è afflitta la nostra società ci fanno spesso sottostimare il valore dell’arte e della cultura, ciò che rende più belle le nostre vite. E io vorrei attraverso l’arte aiutare gli altri». Ci è parso doveroso raccogliere l’appello di Giovanni Fabbri, artista faentino che da anni non riesce più ad organizzare mostre (nel tempo ha esposto a Riolo Terme, Bagnacavallo, Russi e tanti altri posti, per tacere di un’imponente antologica ai Magazzini del Sale di Cervia) e che ha accumulato un numero consistente di opere, per lo più scultoree, che vorrebbe donare per una nobile causa attraverso un’asta benefica per la quale si cercano organizzatori.
Anzitutto va evidenziata la particolarità delle opere di Fabbri e soprattutto delle luminescenti sculture che traggono origine dal suo lavoro di un tempo. «Per vivere realizzato insegne luminose, come artigiano – racconta Fabbri -, lavoravo il plexiglass e dalla dimestichezza con cui trattavo quel materiale è scaturita la passione artistica. O meglio, la passione c’era già e con la pratica ho cominciato a fare delle sculture, utilizzando i materiali più vari, spesso di natura metallica. La cosa cominciò per hobby e il grosso del tempo lo dedicavo per forza di cose al mio lavoro. Poi, purtroppo, una malattia mi ha quasi immobilizzato e da allora la scultura è diventata la mia occupazione principale, senza fini di lucro».
Da quasi trent’anni quella di Giovanni Fabbri è un’attività artistica in piena regola, praticata soprattutto fra le mura domestiche. «Per organizzare una mostra ci vogliono mezzi e capacità promozionali che non ho in questo momento - dice Fabbri -. Attraverso un’asta mi piacerebbe in particolare aiutare le giovani famiglie che hanno problemi ad arrivare a fine mese. Vedo difficoltà, nel contesto economico di oggi, che sono maggiori di quelle che conoscevo e penso che il futuro del nostro Paese sia in bilico; le giovani generazioni mi sembrano poco tutelate. Ad ogni modo, cause importanti ce ne sono molte, quindi sono aperto ad ogni opzione».
Buona parte delle opere di Giovanni Fabbri sono in deposito presso i magazzini di Berdondini Mobili. Chi fosse interessato può contattare l’azienda allo 0546/620015.