Faenza, i «Martedì d’estate» piacciono, ma non manca chi rimane chiuso

Damiano Ventura - Tra il vigoroso rimbombo dei tamburi medievali di Brisighella e una  inedita corsa delle bighe in formato Gran prix, va in archivio il terzo  appuntamento dei «Martedì d’Estate» a Faenza. L’evento, organizzato dal  consorzio «Faenza C’entro» ha riscosso un buon successo in termini di  partecipazione considerato anche il fatto che la scorsa settimana il  maltempo aveva causato non pochi disagi. Questa volta invece le cose  sono andate decisamente meglio. Infatti, la stragrande maggioranza delle  attività presenti in centro storico, hanno procrastinato il proprio orario di chiusura, contribuendo in questo modo a rendere ancora più  vivi, colorati e illuminati i corsi principali e la piazza del Popolo, riscuotendo peraltro l’apprezzamento delle tante persone che sono accorse nel centro faentino per godersi una fresca sera d’estate in città. «I martedì d’estate sono una bella iniziativa - afferma Fabiola del negozio Bia in via Severoli - anzi ce ne vorrebbero di più. Io sono  aperta dal 2015 e posso dire che il centro con queste iniziative vive».
C’è soddisfazione quindi per i martedì d’estate, anche tra chi ha aperto da poco. E’ questo in particolare il caso della Frutteria dei Servi, di fronte all’omonima chiesa. Una prima assoluta per la signora Maria, la quale si è insediata lo scorso marzo: «Ho tenuto aperto per partecipare alla ‘festa’ e per fare vedere che questa città è viva. La gente si ferma e molti clienti abituali passano anche solo per un saluto, per essere il primo anno a cui partecipo mi piace molto». Poco prima di parlare con noi, Maria aveva servito una signora, probabilmente abitante in centro, la quale si era complimentata sostenendo che avrebbe avuto intenzione di acquistare un po’ di frutta e verdura l’indomani, ma trovando l’attività aperta, ne aveva approfittato immediatamente. Per quanto concerne i pubblici esercizi la serata è stata proficua, come ha confermato Marta Pederzoli storica titolare del Caffè della Molinella in corso Mazzini: «E’ il primo martedì che si lavora, stasera è andata bene. La crisi si sente, basti pensare ad una decina di anni fa quando dietro al bancone eravamo in 4. Allora servivamo caffè e gelati a ciclo continuo. Noi però resistiamo e ci ingegniamo il più possibile. Io ho aderito a Faenza C’entro solo per i martedì d’estate, c’è movimento e un po’ di gente in queste serate. Abbiamo anche ospitato un dj set in piazza della Molinella».
Nel complesso, sono molti gli esercenti che si adoperano non solo  rimanendo aperti oltre il normale orario ma anche ospitando musica e spettacoli. «Martedì bisogna stare aperti - afferma Elisa Fiori della Coccolateria all’interno del cortile Zanelli - noi cerchiamo di dare il nostro contributo. Questa sera abbiamo ospitato il concerto di Giulia Toschi e Michela. Due settimane fa invece è stato il negozio di giocattoli a mettere in atto un progetto che vedeva la partecipazione di alcuni autori e della scuola Pirazzini, martedì prossimo invece ci sarà una fotografa». Tra i negozianti c’è anche chi, pur non ospitando rassegne, decide di  aumentare gli sconti o organizza promozioni dedicate per i martedì d’estate. «Stanno andando meglio degli altri anni - afferma Ilaria di Borchi  Occhiali - probabilmente perché i mercatini sono più interessanti e sono fatti meglio. Noi stasera mettiamo appositamente in promozione le lenti a contatto e facciamo un po’ di sconto sugli occhiali da sole della vecchia collezione. Lo facciamo per incentivare gli acquisti». Ai martedì d’estate non c’erano solo esercenti in attività ma anche quelli futuri, come William che inaugurerà The Coffee Way verosimilmente verso la fine della stagione ma ha deciso lo stesso di prendere parte all’evento perché: «E’ una concreta alternativa all’investimentopubblicitario tradizionale. Apro qui perché credo ancora nel centro storico e voglio fare qualcosa nella e per la ka mia città».

C’è anche chi non aderisce
Una considerazione da fare in merito ai martedì d’estate riguarda il fatto che il fulcro degli eventi si è sviluppato prevalentemente in centro. Da metà dei corsi principali verso l’esterno, numerose attività sono rimaste chiuse. Chi ha deciso di aprire lo ha fatto di sua spontanea volontà senza aderire al consorzio in quanto: «Non conviene - spiegano Franca e Claudio di 221B Baker St, negozio di abbigliamento in corso Garibaldi - noi d’estate restiamo aperti mezz’ora in più oltre il normale orario. Dieci anni fa c’erano tanti eventi, adesso la gente gira un po’ meno. Fino allo scorso anno partecipavamo, ma siamo stati lasciati da soli. Il corso non è solo pedonale quindi transitano le auto e questo non aiuta. Per non parlare dei saldi di fine stagione, a luglio come a gennaio, un disastro. Per la cena itinerante invece, abbiamo lavorato, c’erano tanti giovani che magari ci hanno visto aperti e poi sono passati nei giorni seguenti». Tale situazione colpisce anche i pubblici esercizi poco distanti come spiega Cristian, dipendente della Gelateria Manfreda «Le cose non vanno bene, non bastano i martedì d’estate. In settimana c’è poca gente in centro e i negozi continuano a chiudere. Quest’anno poi abbiamo avuto un maggio freddissimo, per noi è un mese perso. Ci vorrebbero più eventi. Noi l’anno scorso abbiamo partecipato ai martedì, abbiamo messo la musica e i tavoli fuori, ci siamo organizzati con offerte speciali però, a conti fatti, non conviene, quindi abbiamo dato disdetta al consorzio».