Faenza, Erf Winter dai musicisti della Scala fino ad Elio e Yamandu Costa

Romagna | 18 Settembre 2020 Cultura
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«Sono i 20 anni dell’Emilia Romagna Festival e abbiamo scelto di rischiare. Non volevamo riguardare indietro a questi calendari e vederci i segni dei danni del Coronavirus alla cultura. Dopo un’estate che ci ha visto tra i pochissimi romagnoli a programmare festival, insieme agli apripista nazionali di Ravenna e ai teatranti di Santarcangelo, abbiamo voluto bissare con un inverno di grandi eventi. E il nostro volantino, con la violinista che suona sorridente in mezzo a una platea in mascherina, sottolinea la voglia di ripartire. E magari anche di fare sistema, inevitabile per il mondo della cultura dopo un flagello come il Covid». Massimo Mercelli, flautista di fama e direttore dell’Erf, prende la stagione di Erf Winter, a Faenza, come paradigma di un possibile rilancio generale del mondo culturale nell’autunno post-pandemico e ancora contingentato che si apre.
La nona stagione di classica del teatro Masini di Faenza promette davvero di ospitare grandi nomi, a conferma che il progetto nato due lustri fa ha cementato e oggi la città della ceramica ha un pubblico per la musica classica, operazione possibile anche grazie al determinante coinvolgimento della scuola Sarti, a tutti gli effetti co-curatrice del cartellone. Cartellone che aprirà il 28 ottobre proprio con Mercelli accompagnato niente meno che dagli Strumentisti della Scala di Milano con il mezzosoprano Daniela Pini, in un viaggio nel repertorio operistico barocco.
Il 9 novembre al Masini tornerà Elio, questa volta alle prese sia con Pierino e il Lupo di Prokof’ev (bel banco di prova per un flautista come lui) che con la monumentale Opera da tre soldi di Brecht e Weill. Il 24 novembre omaggio a Fellini e Guerra con Ivano Marescotti e l’ensemble Duomo, in musiche di Nino Rota, mentre il 20 dicembre – in questo caso alla chiesa di San Francesco – la Cappella Musicale di San Francesco di Ravenna insieme all’ensemble della scuola Sarti terrà un attesissimo concerto di Natale.
L’11 gennaio arriverà a Faenza il primo contrabbasso della Scala Giuseppe Ettorre, impegnato insieme a Pierluig Di Tella in musiche di Schubert e Brahms. L’8 febbraio, per festeggiare i 10 anni di Fiato al Brasile suonerà al Masini il geniale chitarrista Yamandu Costa, ammiratissimo musicista dell’attuale scena sudamericana, dalla quale il 22 febbraio arriverà il Cuarteto Latinoamericano, premiatissima formazione messicana. Il 23 marzo spazio alle giovani promesse de Il Cantiere dell’Arte con il programma «Mozart Vs Rossini» e la narrazione di Stefano Valanzuolo di Radio3. Infine, il 29 marzo la chiusura di stagione sarà con il Trio d’archi Noferini, tre fratelli musicisti di rango (tra cui il violinista Roberto, insegnante alle Sarti), impegnati in musicge di Schubert, Beethoven e Paganini.
Abbonamenti e biglietti saranno disponibili dal 5 ottobre telefonando allo 0542/25747 e tutti gli eventi si terranno nel rispetto delle vigenti normative sul distanziamento sociale. Andrà avanti anche l’iniziativa di permettere a tutti gli studenti delle scuole faentine di poter assistere ai concerti al prezzo simbolico di un solo euro. (f.sav.)
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