Riccardo Isola - Il Palio del Niballo, la sua storia, i suoi protagonisti, le sue dame e la sua magia sarà on line. Con un contributo nazionale di 68 mila euro, arrivato a Faenza grazie alla vittoria di un bando nazionale per le rievocazioni storiche indetto dal ministero per i Beni culturali, è in fase di realizzazione questo progetto che si pone come unicum, per ora, a livello nazionale. Una storia di partecipazione, di sport, di cultura e comunità che si concretizzerà in un archivio generale con le immagini del Palio sin dalla sua prima edizione. Il progetto, curato dall’Ufficio Palio del Comune di Faenza/Unione della Romagna faentina, e realizzato materialmente dai componenti della Fototeca Manfrediana, è stato ideato promuovendo azioni compatibili con il periodo che si stanno vivendo. Tra queste l’azione principale mira a dare una risposta a un bisogno sentito da tempo: organizzare, in maniera qualitativamente alta, un unico archivio fotografico digitalizzato del Palio raccogliendo e preservando i tanti materiali, provenienti da più fonti, presenti in città. «Si sta lavorando - spiega il responsabile della Fototeca, Gian Marco Magnani - attingendo il materiale da tre fonti principali di immagini e materiale fotografico. In primis da una serie importante di fotografie facenti parte dell’archivio fotografico dell’Ufficio Palio, creato nel tempo ma implementato dal 2008 grazie al Cral Banzola, l’archivio di Marco Bondi, fotografo professionista titolare del negozio New Foto Video di Faenza, che per molti anni ha seguito la manifestazione del Palio e che di recente, è stato donato al Comune. Stiamo parlando di circa 100 mila negativi che stiamo scannerizzando per creare immagini digitali. Il terzo arriva dai singoli archivi fotografici dei Rioni». Il materiale «riguarda al di là della giostra vera e propria gli aspetti principali del Palio. Dalla sfilata - ricorda Magnani - agli sbandieratori, dai personaggi, dame e cavalieri, alla Not de Bisò (dal 1964). Non mancano piccole curiosità come le trasferte degli sbandieratori in giro per il mondo, o alcune testimonianze fotografiche del doppio Palio del 1988. Ci sono foto delle primissime gare in cui non c’era il “fantoccio” come lo conosciamo oggi fino ad arrivare al Palio disputato nella centrale Piazza del Popolo. Sono testimonianze che gli amanti e i cultori della materia conoscono ma che rappresentano, crediamo, anche peculiarità di cui non tutte erano a conoscenza». Ma dove e come si concretizzerà questa attenta e meticolosa opera di catalogazione. «E’ stato creato un sito internet, ancora in fase di implementazione - aggiunge il responsabile della Fototeca – nel quale tutto il materiale sarà presente. Serviranno ancora quattro o cinque mesi per la sua conclusione e vedrà le immagini consultabili in una buona risoluzione per web (150 dpi). All’interno del sito si potranno fare ricerche specifiche per anno, rione, tematiche e personaggi e anche libera». Ci si potrà sbizzarrire all’interno delle fotogallery con immagini delle figure del Corteo storico, dei cavalieri e di tutto ciò che ha a che fare con questa giostra che appassiona da decenni un’intera comunità. A questo si aggiungerà infine la realizzazione di un filmato didattico/promozionale del Palio, che poi sarà disponibile sempre sul web.