Faenza, dal 1° marzo già 65 contravvenzioni per un totale di 10 mila euro. Caos rifiuti al confine con Forlì

Romagna | 05 Aprile 2019 Cronaca
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Riccardo Isola - Caos rifiuti al confine tra i comuni di Faenza e Forlì. In neppure un mese di controllo e monitoraggio le multe per conferimenti d’indifferenziata fioccano arrivando a quasi 2 acontravvenzioni al giorno a causa dell’abbandono, da parte di residenti del comune forlivese, di sacchi di pattume in zona faentina. «Il passaggio al sistema Alea – spiega l’assessore all’ambiente del comune di Faenza, Antonio Bandini – sta creando una situazione molto preoccupante. Lo abbiamo più volte presentato all’amministrazione comunale vicina, speriamo che possa partire una campagna informativa alla popolazione perché così la cosda non può andare avanti». Nello specifico dalla prima settimana di marzo, grazie al lavoro di operatori della nostra Polizia municipale, siamo riusciti a risalire a 65 casi, con relative multe, l’ammontare è di circa 10 mila euro con importi medi di circa 180 euro a verbale, di forlivesi che hanno abbandonato i loro sacchi di immondizia lungo le strade, i fossi o comunque nel territorio faentino. Un malcostume che ha sfiorato anche casi molto gravi come quello capitato con un veterinario che ha abbandonato rifiuti speciali in una di queste aree». Le zone maggiormente colpite, nel territorio faentino, sono quelle di Cosina Pieve Corleto e via Carbonara. Un porto franco dell’abbandono che non ha avuto precedenti. «E’ chiaro - prosegue l’assessore - che le situazioni di cambiamento hanno bisogno di una fase di riequilibrio, ma questo non può tollerare comportamenti incivili che, nel caso, si concretizzano in veri e propri reati di natura ‘ambientale’ come l’abbandono fuori dal comune di residenza e abbandono di rifiuto». Al di là del fatto esecrabile l’assessore Bandini riconosce però che non è solo Faenza ad esserne interessata.  «Sappiamo infatti – prosegue Bandini – che nel territorio di confine con Ravenna la situazione non è molto diversa, anzi in alcuni casi è ancora più problematica». Una situazione che «appare abbastanza incresciosa. Anche nel nostro comune - conclude - abbiamo adottato una organizzazione della raccolta molto simile a quella di Forlì, soprattutto nella zona del Borgo con il porta a porta. Ma situazioni simili non si sono mai registrate». 
Da settembre  cambia il sistema di raccolta arriveranno ben 450 isole ecologiche di base
La riorganizzazione della raccolta dei rifiuti prosegue in città e nel comprensorio dell’Unione della Romagna faentina con importanti novità fissate tra il 2019 e il 2020. Entro la fine di quest’anno, infatti, nei cinque comuni del territorio (Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Riolo Terme e Solarolo) prenderà il via in maniera definitiva il porta a porta misto. Questo prevederà quindi conferimenti domestici con la presenza anche di Isole ecologiche di base. Il primo comune ad avviare la sperimentazione è Riolo Terme. Seguirà quindi la messa a regime della rivoluzione anche per Faenza che, a settembre, vedrà la creazione di circa 450 Isole ecologiche di base (Ieb) disseminate nel centro urbanizzato e nelle aree del forese cittadino. Si tratterà di una riorganizzazione che prevede aree organizzate con cassonetti capaci di accogliere, in un unico spazio ordinato, vetro, lattine, indifferenziato, sfalci, e organico. Nel novembre 2020 si dovrà quindi attendere un’ulteriore evoluzione con l’eliminazione da queste «Ieb» di alcune tipologie di cassonetti (soprattutto organico e l’indifferenziato) con conseguente implementazione delle modalità di raccolta «sulla soglia» di casa. Le aree cittadine interessate da questi conferimenti puntuali e differenziati, ad oggi, sono il Borgo (porta a porta misto) con prelevamento di carta, organico a casa e vetro, lattine e plastica in strada, le due zone industriali (porta a porta totale) e il forese (mancano ancora solo 5.000 utenze, coperte entro il 2019, perché sia totalmente riconvertito al porta a porta). A oggi la raccolta differenziata nel comune di Faenza raggiunge il 54%.
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