Faenza, Claudia Scarpelli (Consulta Volontariato) sulle barriere architettoniche: «C’è ancora mancanza di rispetto»

Romagna | 13 Ottobre 2018 Cronaca
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Riccardo Isola - «Da un punto di vista generale e complessivo Faenza ci risulta essere una città relativamente fruibile per le persone con  handicap di deambulazione. Le barriere architettoniche, soprattutto negli spazi e negli edifici pubblici, sono state fortemente ridotte e compensate da interventi di adeguamento strutturale che aiutano la fruibilità degli stessi. Quello che a volte ci viene invece segnalato come ancora mancante e problematico è la sensibilità e l’accortezza di certi comportamenti adottati dalle persone che non facilitano una situazione già non proprio idilliaca». Questa è la fotografia sullo stato delle barriere architettoniche presenti in città da parte della presidente della Consulta del volontariato, Claudia Scarpelli.
Per la rappresentante delle associazioni faentine, infatti, «dal nostro osservatorio emerge come le segnalazioni più importanti riguardino soprattutto la presenza di auto non autorizzate negli stalli riservati alle persone con handicap oppure parcheggiate nelle immediate adiacenze degli scivoli dei marciapiedi. Un comportamento incivile e un mancato rispetto delle norme e delle regole esistenti che si va ad aggiungere ad un non certo esteso quantitativo di stalli gialli riservati e presenti nell’urbanità cittadina. Una mancanza di parcheggi – prosegue – che è maggiore nell’area immediatamente fuori dal centro storico, come nella zona della stazione dei treni, lungo il viale delle ceramiche oppure nella zona del parcheggio di Faenza 1. Ma la situazione è un po’ generale in tutta la corona esterna al cuore urbano. Sul versante del centro, invece, possiamo dire che investimenti per ridurre al minimo l’impatto delle infrastrutture alla mobilità personale delle persone con handicap motori sono stati effettuati in questi ultimi tempi. Anche in modo efficace. L’ultimo – ci tiene a ricordare la Scarpelli – è, ad esempio, la creazione degli scivoli, per abbattere i gradini esistenti, sotto i portici di palazzo Manfredi. Un intervento che ha risolto non pochi problemi a chi transita in quell’area con carrozzine e sedie a rotelle o con una deambulazioni difficoltosa». Altra questione è la presenza di buche o piani di calpestio rovinati e deteriorati, sia nei marciapiedi, protetti e non, sia nelle stesse strade adiacenti».
La questione aperta rimane però la dimensione più privata e domestica della fruibilità dei locali e degli spazi. «Qui sappiamo che il problema è molto più diffuso e di più complessa mitigazione. La mancanza di ascensori o elevatori motorizzati lungo le scale in molti complessi residenziali è un problema concreto e di non semplice risoluzione. Servirebbero infatti investimenti e risorse ingenti, e per questo non possiamo che salutare positivamente l’arrivo di un finanziamento regionale, non certo risolutivo nella completezza e complessità del problema ma comunque importante, per poter intervenire».

Dalla regione 400 mila euro per i privati
La regione Emilia Romagna ha rilasciato un bando in questi giorni per finanziare le famiglie del territorio che abbiano bisogno di investire in opere di mitigazione e abbattimento delle barriere architettoniche. Per la provincia di Ravenna sono stati stanziati 1,62 milioni di euro (1,36 milioni di euro di fondi del governo e 260mila euro di risorse regionali) per il superamento delle barriere architettoniche nelle case private, pensati per rendere le abitazioni più accessibili a disabili, persone anziane e a chiunque abbia difficoltà motorie, grazie ad ascensori, porte più larghe e bagni più ampi. La maggior parte dei fondi nazionali per il 2018 è stata assegnata a Ravenna (452mila euro), seguita da Faenza (366mila euro) e Lugo (123mila euro). A Bagnacavallo andranno quasi 55mila euro, poco più di 48mila a Castel Bolognese, mentre a Cervia finiranno più di 46mila euro. Gli altri Comuni riceveranno somme comprese tra i 4mila e i 38mila euro.  Per quanto riguarda invece gli investimenti pubblici il comune di faenza non ha grandi progetti in essere. L’unico che prenderà il via a breve sarà quello all’interno del palazzo del Podestà. Qui verrà creato un ascensore da poter  utilizzare per raggiungere il piano della sala dell’Arengo, posto in corso Saffi.
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