Faenza, anche la Soprintendenza dice no alla ruota panoramica in centro

Dopo alcuni mesi di attesa è arrivato, nella giornata di venerdì scorso, il pronunciamento ufficiale e scritto della Soprintendenza sulla possibile installazione della ruota panoramica tra la Fontana Monumentale e il portico degli orefici a Faenza. E il verdetto finale è negativo. Da Ravenna è così partita la missiva nella quale si legge: «Tenuto conto del valore storico monumentale dello spazio pubblico e degli edifici tutelati vicini, la sottoscritta Soprintendenza ritiene che l’installazione proposta, per le sue sproporzionate dimensioni, per l’eccessiva invadenza nella piazza, per l’estraneità delle forme e delle funzioni rispetto al contesto, costituisce un fattore di incompatibilità» esprimendo così il netto e fermo «parere negativo alla collocazione della ruota panoramica». Di fatto questa decisione rappresenta la pietra tombale ad un’ipotesi che aveva preso il via sul finire dell’anno scorso, era il mese di novembre 2018, e che non ha mancato di creare dibattito e discussioni, anche accese, in città. Se da un parte la cabina di regia, formata dalle associazioni di categoria, aveva in primis dato il proprio via libera all’idea presentata in comune da un imprenditore di poter installare in autunno la ruota panoramica, dall’altra un gruppo di commercianti e negozianti del centro hanno fin da subito alzato le barricate nei confronti dell’ipotesi. Un «niet» supportato da una raccolta di firme che nel giro di qualche settimana ha visto oltre 1.200 cittadini faentini e non, condividere la contrarietà. La ruota, una struttura dal diametro di oltre 30 metri e 11 di larghezza con la presenza di una ventina di cabine e dal peso di diverse decine e decine di tonnellate, è stata inoltre attaccata anche da alcune associazioni ambientaliste del territorio dichiarando l’idea «stravagante e deturpante per la storia, l’architettura e la vita del centro di Faenza». Per Giovanna Todeschini, una delle promotrici della raccolta firme, «siamo molto contenti del parere ufficiale arrivato dalla Soprintendenza, questa è una cosa che non andava fatta. Non vogliamo fare nessuna polemica aggiuntiva, né con il comune né con l’imprenditore che aveva chiesto la possibilità di realizzare la cosa. Non siamo e non siamo mai stati contrari a far vivere il centro, anzi siamo ben contenti che la città si dimostri dinamica e attrattiva, ma non in questo modo. Il nostro intento principale - aggiunge la Todeschini - è stato fin da subito quello di cercare di impedire in tutti i modi più efficaci questo sfregio al e nel centro storico, alla sua storia e alla cultura che si respira ogni giorno nel cuore di Faenza. Non ci convincevano l’idea e il progetto e oggi, con il parere negativo arrivato anche dalla Soprintendenza, di fatto emerge come le nostre preoccupazioni e perplessità fossero giuste. Infine - conclude - rimane ancora l’indimostrabile giustificazione turistica con le ricadute positive sull’economia della città che erano state paventate». (r.iso.)