Ecco i migliori undici artigiani romagnoli del gelato segnalati dalla guida del Gambero Rosso

Romagna | 04 Luglio 2025 Le vie del gusto
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Riccardo Isola - In questo inizio estate rovente quale miglior refrigerio per il palato si può immaginare se non quello di assaporare un cono, o coppetta, di gelato artigianale? Uno dei simboli del made in Italy gastronomico che ci invidiano a livello globale e che da sempre soddisfa i palati dei bambini e di quelli «che lo furono». Un comparto che muove milioni di euro ogni anno ma che vede nella passione e nella dedizione, molte volte tramandata in famiglia, di mettere le mani in «gelatiera», il vero valore aggiunto. Ovviamente, anche in questo ambito gastronomico, a livello nazionale la critica stila ogni anno una lista, un carnet , una guida di possibilità che non potranno che soddisfare le esigenze più disparate. Per chi ama la cremosità suadente e rinfrescante o chi predilige le sferzate più ghiacciate di frutta e verdura di stagione, la scelta è infinita. Nello specifico si tratta della guida del Gambero Rosso «Gelaterie d’Italia 2025». Lungo la via Emilia gli assaggiatori e giudici hanno premiato quarantaquattro realtà artigianali. Di queste undici sono in terra di Romagna. La voce del padrone la fa il territorio riminese con due segnalazioni per il capoluogo rivierasco e due per la vicina Riccione. Altra città dove i professionisti fanno incetta di riconoscimenti è Forlì con due segnalazioni. Restano altri cinque gelatieri da Castel San Pietro a Cervia passando per Cesena, Faenza e Ravenna che meritano una sosta refrigerante.
Vediamo in dettaglio quali sono per questo 2025 i migliori. Partendo da nord la tappa si deve fermare a Castel San Pietro da «Gusto antico» in via Galvani mentre qualche chilometro più a sud troviamo «Peace & Cream» nel centro storico di Faenza. Se per la prima realtà di confine tra Romagna ed Emilia, a colpire è la classicità e la grande capacità d’interpretare il pistacchio, nel caso faentino oltre agli intramontabili gusti viene riconosciuta la maestria di saper osare con fantasia puntando, però e sempre, sulla stagionalità delle materie prime. A Ravenna poi, in via Gordini coni e coppette d’autore sono serviti da «Sbrino». Un artiginalità che non manca di osare con ingredienti, freschi e di stagione, anche «azzardati» quasi gastronomici ma sicuramente buoni e appaganti. In una delle capitali della Riviera, precisamente a Cervia, la critica nazionale incorona, tra l’altro come new entry, la gelateria «Gelati Allegri» di via Cavour, segnalata in quanto molto attenta, oltre che alla qualità, anche all’utilizzo di materie prime certificate biologiche. Le due realtà segnalate per Forlì sono «Freddino Gelateria» in viale dell’Appennino, molto forte nella capacità di far incontrare il freddo con i formaggi, i distillati e la verdura e «Gelatomania» in via Ravegnana molto forte nell’offerta di gusti non cremosi ma alla frutta di stagione. A Cesena invece una fermata deve essere fatta da «Leoni» in via Savio. Un punto di riferimento per la città e non solo che punta tutto sul chilometro zero delle materie prime. Infine le quattro realtà segnalate nell’avamposto meridionale della Romagna, Rimini e Riccione, sono rispettivamente: «Il Castello» in via D. Campana riconosciuto storicamente anche per l’utilizzo di presidi Slow Food e «Gelateria Biologica Santa Colomba» di piazza Malatesta, meta indiscussa per chi ama il gusto classico e intramontabile del gelato. A Riccione, invece, oltre alla new entry «Gelati Cortese» di via Tasso che non tradisce la naturalità di un’offerta classica ma soddisfacente, c’è «Ciò gelato» in via Gramsci. Un punto di riferimento per chi vuole scopreire la tecnica al servizio del buono e fresco.
A questa pattuglia di super professionisti come redazione di settesere ci sentiamo di aggiungerne altri. Nel capoluogo manfredo un salto consigliamo di farlo alla gelateria «Ok», ormai locale storico, è infatti aperto dal 1986, in zona Borgo Durbecco. Gusti tradizionali, cremosi o di sola frutta, che non mancano di azzeccare sia la consistenza che l’imprinting aromatico e gustativo. Da provare sono poi gli yogurt, classico e greco, che si possono farcire a piacere, soprattutto con frutta fresca. Sempre qui, ma lo si può trovare con medesimi standard qualitativi anche in altre località della Romagna, c’è poi «Puro e Bio». A Milano Marittima la storia della gelateria è rappresentata sicuramente da «800» mentre per chi si trova in collina, precisamente a Casola Valsenio, e ha voglia di gusti molto particolari, realizzati per esempio con essenze, fiori e prodotti legati al mondo delle piante aromatiche (in autunno poi i gusti si arricchiscono di sapori e aromi questa volta presi dai Frutti dimenticati), allora il navigatore deve essere puntato per la «Cremeria» in via Roma.
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