Sandro Bassi - E’ uscito l’ultimo numero di «Cristalli», la rivista nata sette anni fa per divulgare le notizie più interessanti del Parco regionale della Vena del Gesso. Una rivista destinata primariamente alle scuole (e in particolare alle elementari e medie dei sei Comuni gravitanti sul territorio del Parco, per un totale di 1800 alunni a cui «Cristalli» viene fisicamente consegnata), ma in realtà a tutti coloro che frequentano e amano la Vena del Gesso come patrimonio naturale, prezioso, da rispettare e conservare.
Ma più di tante parole, per inquadrare davvero come è fatta «Cristalli» basta vedere il contenuto di quest’ultimo numero. Un primo articolo su Greta Thunberg, ascoltata e presa sul serio da un numero sempre crescente di persone; un secondo sulle energie rinnovabili ed un terzo «contro il diserbo chimico», o meglio, contro i pericolosi abusi di erbicidi che, a parte gli inquietanti effetti sul paesaggio (avete presente tutti quei microambienti marginali, dai fossi ai bordi delle strade fino alle strisce tra i filari, che sembrano bruciati?) e sulla fauna (soprattutto insetti, rettili e anfibi), risultano notoriamente pericolosi per la salute umana.
Poi un articolo sulla necessità di tutelare ulteriormente il patrimonio carsico: nascosto perché principalmente sotterraneo, fragile, in passato spesso aggredito e maltrattato (con conseguenze a danno di tutti noi) e oggi tendenzialmente protetto ma sempre soggetto a diversi rischi. Il resto è ricerca: il punto sugli scavi archeologici nel castello di Ceparano (non siamo sulla Vena del Gesso ma sulla limitrofa e per tanti versi simile «catena dello spungone»), la scoperta di una cava «a blocchi» - quindi per estrarre pietra da costruzione - a Monte Mauro e datata ad oltre 2200 anni fa, l’indagine archeologica sulla Grotta del Falco (zona Re Tiberio), il ritratto di un serpente raro e assolutamente innocuo, il colubro di Riccioli, che è un po’ il simbolo delle aree carsiche romagnole, i censimenti ornitologici con particolare attenzione ai rapaci e infine due nuovi percorsi naturalistici, il Sentiero degli Abissi al Carnè e quello dei Cristalli da Zattaglia a Monte Mauro.
Si conclude con tre articoli su argomenti speleologici: casi particolari di formazione di grotte, le recenti spedizioni esplorative in Albania, e la protezione dell’ambiente sotterraneo anche nei confronti (cioè riguardo la frequentazione da parte di) di coloro che in teoria lo amano di più: gli speleologi.
Gli autori sono studenti o laureati, guide del Parco o ricercatori, archeologi, ornitologi, docenti universitari, speleologi e geologi, tutti accomunati dal desiderio di conoscere sempre di più questa terra meravigliosa.