Cervia, la voce degli stabilimenti: "Sarà una stagione zero"
«Sono all’11esima stagione. Ma a dire il vero, questa potrebbe essere considerata la stagione zero: non sarà possibile recuperare, siamo partiti troppo tardi». Giovanni Silvestrini è il titolare del bagno 340 di Milano Marittima, che ha visto decollare l’estate proprio nel penultimo fine settimana di giugno quando, complice il sole, molta gente si è riversata sulle spiagge: «Finalmente abbiamo visto un movimento di persone che potremmo definire “pre-Covid” e anche rispetto alle misure precauzionali, i clienti sono stati abbastanza ligi. Fortunatamente lo stabilimento è ampio, la distanza tra gli ombrelloni già negli anni scorsi superava quella minima indicata adesso dalle normative». Ciò nonostante, secondo Silvestrini quest’estate si accentuerà ancora di più una dinamica che già da anni è molto presente sulle spiagge romagnole, quella dei picchi di clientela nei week end, intervallati da uno scarso afflusso durante la settimana: «D’altro canto, la speranza è che la gente, se non andrà troppo in vacanza, possa decidere di rimanere più spesso nel bagno “sotto casa”. Cosa di cui, al momento, non possiamo renderci troppo conto: si tendeva già in passato a prenotare l’ombrellone un po’ all’ultimo, cosa che probabilmente si confermerà ancora di più nei mesi a venire».
Vede un’estate più rosea Alex Calderoni del bagno Sunset Beach di Cervia, che dopo il pienone del 20 e 21 giugno non può che essere fiducioso: «Aver finito tutti gli ombrelloni e i lettini è un bel segnale, penso davvero che potremo continuare così. Per scelta, facendomi anche guardare storrto dai colleghi, ho scelto di tenere invariati i prezzi dello scorso anno, scontando il mese di maggio a chi aveva la stagione prenotata. Ha significato in parte rimetterci ma anche farmi apprezzare dai clienti. Per luglio e agosto ho tutto prenotato, non posso certo lamentarmi. Per essere l’anno zero, credo che sarà un buon anno». D’altro canto, c’è la questione della sicurezza: «La gente mi sembra sia attenta e rispetti le regole, chiaro che specie nei giovanissimi c’è tanta voglia di tornare alla normalità e divertirsi. La paura sta forse passando. Per quanto riguarda noi, è molto difficile riuscire a controllare tutto e tutti». (s.manz.)