Castel Bolognese, Cevico rilancia la Tenuta Masselina con nuovi investimenti
Riccardo Isola - Una nuova storia prende il via per la Tenuta Masselina, l’azienda vitivinicola facente parte, dal 2008, del Gruppo cooperativo «Terre Cevico» posta sulle colline di Castel Bolognese e ormai diventato punto di congiunzione tra l’Emilia e la Romagna enologica. Sabato 30 marzo è infatti arrivato il taglio del nastro per gli importanti interventi di riqualificazione e riassetto aziendale iniziati quasi tre anni fa. Oggi Masselina rilancia il suo posizionamento e la sua identità vitivinicola e produttiva con un progetto tutto orientato all’enoturismo. Lo fa con la ristrutturazione di un vecchio fienile, che vede la struttura adibita all’ospitalità e all’affinamento dei vini grazie alla presenza di una bottaia interrata. Inoltre, nello stabile ristrutturato è stata ricavata anche una sala degustazione e una per eventi. Ampio anche lo spazio verde esterno che domina i vigneti e le colline di questa parte di Romagna faentina. L’intera struttura, inoltre, ha la caratteristica, per quanto concerne la parte strutturale e impiantistica, di essere realizzata seguendo gli standard di Casaclima. Ma è proprio sulla barricaia che la scommessa d’investimento di Terre Cevico sulla Masselina punterà da un punto di vista strategico. Un intervento economico e finanziario da sei zeri, che punterà sempre di più al racconto enologico territoriale di questa realtà romagnola. Nello spazio interrato, infatti, una grande e iper moderna sala di affinamento, permetterà ai vini rossi di riposare in numerose botti a cui si affiancheranno anche le bottiglie di Metodo Classico, uno dei fiori all’occhiello della produzione a firma Masselina. Nella parte superiore invece gli spazi hanno permesso di creare due ambienti rinnovati, una grande sala riunioni o per eventi e una sala per degustazioni. La Masselina si distribuisce all’interno di 22 ettari di proprietà con una superficie vitata di circa 17 ettari tra Sangiovese e Cabernet Sauvignon, e Chardonnay, Trebbiano e Pignoletto per quelli a bacca bianca. L’attuale produzione spazia dalle 40 alle 50 mila bottiglie all’anno, ma le potenzialità sono tranquillamente doppie. Un traguardo che potrebbe non tardare molto ad arrivare visti i grandi apprezzamenti che i vini della Tenuta stanno riscuotendo a livello generale. L’azienda castellana produce alcuni dei vini, cosiddetti di alta gamma, per il colosso cooperativo riassumibili nelle referenze: 147, 138, 158, Sangiovese riserva, brut Classico, vino delle anfore.