Casola, il 13-14 e 20-21 ottobre le succulenti fragranze dei«frutti dimenticati»

Romagna | 11 Ottobre 2018 Le vie del gusto
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Riccardo Isola - Torna la festa dei frutti dimenticati a Casola Valsenio. Dalle giuggiole (le cosiddette ciliege d’autunno) alle pere volpine, dalla mela della rosa alla cotogna, passando per sorbe, azzeruole, pere spadone, corbezzoli e ovviamente i marroni, sarà possibile entrare in diretto contatto con una tradizione agroalimentare unica e particolare.
Il «Paese delle erbe e dei Frutti dimenticati» da una trentina di anni, per la precisione l’edizione di quest’anno è la  28ma, ha infatti deciso di puntare sulla ripresa, promozione e valorizzazione delle antiche tradizioni contadine locali per la coltivazione di alcune tipologie di piante, autoctone, ma non in grado di soddisfare il fabbisogno della grande distribuzione.
Un modus operandi, a fini turistici e culturali, che acquisisce però anche una non banale valenza di salvaguardia orto botanica e colturale di alberi da frutto di varietà ormai abbandonate o uscite dalla produzione di massa e dai circuiti della Gdo. A questi frutti, che più che dimenticati si possono ormai dire ritrovati, il paese collinare dedica questo doppio appuntamento autunnale in programma nei weekend del 13 e 14 e 20 e 21 ottobre.
Il prodotto di queste piante spontanee o coltivate negli orti e nei frutteti di casa per il consumo domestico fin dal tardo Medioevo, identificano al meglio una produzione autunnale che parla di ruralità, alimentazione povera e grande sacrifici. Da sempre, infatti, questi piccoli alimenti rappresentavano una preziosa scorta di cibo da conservare con cura per l'inverno. Sia sottoforma di prodotti freschi sia trasformati a seguito di interventi culinari del tipo di confetture, riduzioni, «brodi» zuccherosi, liquori ecc. Salvati dall'estinzione e recuperati con pazienza e caparbietà, per la gioia di chi li ha conosciuti e per chi li vede per la prima volta, queste gemme della terra si presentano sotto forma di frutti profumati, dai colori caldi e dai nomi spesso originali: giuggiole, pere spadone, corniole, nespole, mele cotogne, corbezzoli, azzeruole, sorbe, pere volpine, uva spina, senza dimenticare noci, nocciole, melagrane e ovviamente i Marroni.

Il programma e gli eventi
Sono tante le modalità con le quali sarà possibile entrare in contatto con i profumi, gli aromi e le consistenze dei piccoli frutti ritrovati di Casola Valsenio. Oltre alla mostra mercato, rigorosamente ospitante aziende e realtà agricole del territorio e aperta nel centro del paese dalle 10 alle 20, ci saranno eventi, degustazioni e momenti di approfondimento dedicati a queste tipologie di frutti, presentati sia freschi che lavorati.  Diversi i punti d’assaggio dove poter trovare piatti, menù (realizzati anche dai ristoranti e agriturismi del comprensorio), snack da passeggio in cui ingredienti fondamentali sono queste succulente e particolari materie prime. Sempre apprezzato è lo stand con  i «fritti dimenticati» oppure quello con il  «sambudello», tipica salsiccia contadina aromatizzata con aglio, senza dimenticare lo spazio dedicato alla torta di marroni. 
Ad arricchire un programma di eventi diversificato e capace di soddisfare tutti i gusti, anche con musica e performance di strada, non mancheranno le mostre a tema e i laboratori. Tra le prime si ricorda l’inaugurazione (piazza Sasdelli) delle tele stampate della Bottega Pascucci di Gambettola, oppure la riproduzione di statue di dame interamente realizzate utilizzando frutti e verdure 8ex ferramenta Conti). Ed ancora in piazza Oriani sarà possibile ammirare manufatti in rame mentre nella sala Azzurra del Municipio le ceramiche di Faenza. 
Per i più piccoli, sempre in piazza Oriani, sarà possibile divertirsi con i giochi, in legno, dimenticati. In tema di approfondimento durante la due giorni si potrà partecipare ai laboratori sull’olio extravergine, sul riconoscimento dei vari sapori dei frutti dimenticati, oppure si potrà imparare a tirare la sfoglia e a riconoscere produzioni enologiche realizzate con vitigni autoctoni poco conosciuti al grande pubblico.
Non mancheranno poi le visite guidate, sia al «Cardello» sia al giardino delle Erbe. Domenica 21 ottobre, infine, sarà allestita una esposizione con alcune tipologie di razze di animali dimenticati. Per gli amanti delle passeggiate imperdibile è il trekking autunnale (domenica 21 – prenotazioni 335/5423339). Chiuderà la quattro giorni casolana, sempre domenica 21, la premiazione dei diversi concorsi organizzati (bancabella, vetrina bella, dolce di marroni, marmellata antichi sapori e l’Indimenticabile). 
Info e programma completo su proloco-casolavalsenio.blogspot.com.
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