Canottaggio, il ravennate Rosetti si è già garantito un biglietto per Tokyo 2020: "Non mi accontenterò di partecipare, punto al podio"
Gabriele Cocchi
Il canottiere ravennate Bruno Rosetti, ai Mondiali disputati nel bacino di Linz, ha conquistato la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nel «quattro senza» assieme ai compagni di remo Matteo Castaldo, Marco Di Costanzo e Giovanni Abbagnale.
L’atleta bizantino era tornato a gareggiare dopo ben sette anni di stop ed è risultato subito molto competitivo conquistando la medaglia di bronzo ai Mondiali del 2017 con l’equipaggio «otto con» e soprattutto l’argento lo scorso anno con il «quattro senza» ai Mondiali di Plovdiv, facendo intendere che era partita la grande rincorsa per conquistare il pass olimpico. «Sono contentissimo - comincia il ravennate - l’importante era riuscire ad ottenere la qualificazione e riuscirci è stato fantastico perché va a ripagare tutti i sacrifici e gli sforzi fatti».
Ora viene il bello.
«Sicuramente non mi accontento di partecipare alle Olimpiadi, ritengo che il nostro equipaggio possa ambire a salire sul podio, questo è l’importante, poi cercheremo di preparare tutto al meglio fino dai minimi dettagli, così da non lasciare nulla al caso. Poi sappiamo che a volte, quando vi è equilibrio nelle prestazioni, possono essere anche piccoli particolari a fare la differenza, ma è stato molto importante conquistare il pass molto tempo prima in modo da impostare bene tutta la preparazione e gli allenamenti arrivando al top della forma a ridosso del periodo olimpico».
Avete ottenuto il pass in semifinale, poi vi siete classificati quarti nella finale.
«Sicuramente nella finale potevamo fare meglio, avevamo spinto molto e speso tanto in semifinale, dove non volevamo correre il rischio di gettare al vento il lavoro di tre anni. In finale non siamo stati molto fortunati per la corsia di gara che avevamo e, dopo essere partiti forte, siamo poi calati alla distanza. Comunque penso che ce la possiamo giocare con chiunque anche se non siamo saliti sul podio, quindi sia con la Polonia vincitrice che con Gran Bretagna e Romania seconda e terza. Sono fiducioso che a Tokyo ci saremo anche noi a giocarci qualcosa di molto importante, perchè non andiamo in Giappone solo per partecipare».
Entrando nel dettaglio, cosa ha significato il passaggio dall’«otto con» al «quattro senza» per un atleta come lei?
«Non è mai facile cambiare barca e rendere subito al meglio, ma ero ben preparato e tutto è andato per il meglio. L’affiatamento è ottimo, siamo un bel gruppo affiatato».
Nei mesi precedenti l’Olimpiade parteciperete a gare importanti?
«Il grosso della preparazione lo faremo nei ritiri della Federazione poi in primavera parteciperemo alla prima tappa di Coppa del Mondo che si svolgerà a Sabaudia ed alla seconda programmata a Varese, mentre a metà del prossimo mese di ottobre forse andremo a Tokyo, per conoscere il bacino di gara olimpico e cominciare a prendere confidenza».