Calcio, la Virtus Faenza non si ferma mai: "Riunioni video, contest e social: vogliamo farci trovare pronti"
Tomaso Palli
Se da una parte i professionisti hanno ricevuto un via libera condizionato per gli allenamenti senza conoscere la data per il ritorno al calcio giocato, il mondo dei dilettanti, consapevole di non poter riprendere, è pieno di incertezze. «La stagione, con ogni probabilità, non ricomincerà - spiega Mattia Lucatini, presidente dell’Usd Virtus Faenza, ottava nel girone G di Prima categoria al momento della sospensione del campionato per coronavirus - ma vogliamo farci trovare pronti quando si ripartirà. Per questo motivo siamo in contatto costante con i nostri allenatori e ragazzi».
Lucatini, sabato 2 maggio avete organizzato una Smart-riunione: più presente o futuro?
«Abbiamo una programmazione annuale di incontri mensili con i nostri istruttori e allenatori, il nostro direttore tecnico Maurizio Giordani, nonché docente Federale Figc, detta le linee guida da seguire per tutto il settore giovanile. Accanto a lui, oltre a Nicholas Lucatini (vice presidente, ndr) e Juri Lucatini (direttore generale e responsabile del settore giovanile, ndr) abbiamo altre figure che poche società a livello dilettantistico possono vantare: il direttore sportivo Oscar Tacchi e Tullio Tabanelli, responsabile dei portieri del settore giovanile, che è appena stato ammesso al corso per diventare preparatore dei portieri professionisti che si terrà prossimamente a Coverciano. Purtroppo, abbiamo dovuto interrompere questi incontri causa coronavirus ma, dopo un primo periodo di assestamento, ci siamo ritrovati in videoconferenza per avere dei report su quest’anno e per iniziare a programmare il prossimo».
Sui social, nel frattempo, avete lanciato delle challenge.
«Ciò che si vede dall’esterno è solamente la punta dell’iceberg. Molti allenatori, nei vari gruppi di WhatsApp, hanno lanciato sfide o dato esercizi ai propri ragazzi. Poi, con la collaborazione dei genitori, è avvenuto lo scambio telematico. Un altro movimento importante che si è creato è quello dello scambio di figurine grazie al nostro album Virtus uscito in edicola. Si è formato un gruppo virtuale per gli scambi che si concretizzeranno quando ce ne verrà data la possibilità. Questa cosa ci ha molto unito».
Che idea si è fatto di come è stata gestita la situazione sportiva in questi mesi?
«Come tutto il resto. Non sono uno di quelli che colpevolizza perché, chiaramente, è un momento difficilissimo e nessuno ha la verità in tasca, in ogni settore. Anche tra gli organi di informazione nazionale c’è molta confusione. L’incertezza è generale ed è impossibile, ad ora, capire quale sia la via giusta».
Lei è anche imprenditore: in questo momento così difficile, qual è la situazione delle sue attività?
«Con Artistation (scuola di musica, ndr) sono molto contento: non garantiamo il 100 per cento delle attività, ma riusciamo a fare lezioni online fino ad un massimo di 4 persone. Per la palestra (Form Fitness Boutique, ndr), invece, il discorso è più complicato. Non sappiamo ancora quando e con quali modalità si potrà riaprire, forse il 18 maggio ma, con i clienti, abbiamo un gruppo WhatsApp dove condividiamo i programmi degli allenamenti e i video degli esercizi. Ci siamo concentrati solo sui nostri per dare loro un qualche cosa di personalizzato. Come dice il nostro motto: Il tuo allenamento su misura».