Calcio, il diesse Sabbadini e l'anno che verrà: "Un Ravenna sempre propositivo, puntiamo su idee nuove e bel gioco"

Sandro Camerani
Estate complicata, quella giallorossa, ma vista la riammissione arrivata ufficialmente lunedì scorso si può tranquillamente dire che ne è valsa ampiamente la pena. Adesso si torna a pedalare tra i professionisti, ma anche in salita. Un terreno decisamente ripido e sconnesso, ad esempio, lo ha trovato il direttore sportivo giallorosso Matteo Sabbadini, che sta lavorando sotto traccia da due mesi e adesso può uscire alla luce del sole, parlando di contratti e di firme dopo settimane di passione.
Sabbadini, finalmente è stata ufficializzata la riammissione in serie C. Che differenza di mercato ci sarebbe stata restando invece in D?
«E’ normale che il mercato di D sarebbe stato più difficoltoso in questo periodo. Noi ovviamente ci eravamo mossi per entrambe le categorie, in caso di serie D avevamo tanti contatti su giocatori esperti che magari in serie C invece non avrebbero trovato posto. Ora che siamo tornati ufficialmente in C abbiamo chiuso velocemente qualche giocatore, altre trattative avranno bisogno di qualche altro giorno, ma chiaramente adesso si può finalmente premere sull’acceleratore, perché la certezza della categoria nella quale militerà il Ravenna è arrivata».
Beppe Magi era stato già scelto due anni fa, poi andò diversamente. Che squadra potremo vedere con lui?
«Ci dobbiamo aspettare una squadra che giochi bene a calcio, una squadra propositiva, una squadra con delle idee nuove perché ci vogliamo divertire. Come ho detto anche alla presentazione del nostro nuovo allenatore, quest’anno vogliamo puntare molto sul gioco. Abbiamo un tecnico che è fermo da un anno ed anche lui si gioca tanto, ha molta voglia di proporre calcio, ed è questo che noi ci aspettiamo dalla squadra».
Un anno fa la scelta degli Under ha creato qualche problema. Come intendete muovervi questa volta?
«Verranno scelti con attenzione come sempre, quindi cercheremo under che abbiano già qualche esperienza in serie C o in D (sono già arrivati Shiba dal Sassuolo, Alari e Zanoni dall’Atalanta, quest’ultimo via Gubbio, ndr). L’anno scorso c’è stata purtroppo qualche difficoltà a livello di infortuni con Purro e Martorelli, mentre D’Eramo ha fatto bene, ad esempio. Grassini era appena uscito dalla Primavera ed aveva bisogno di tempo per crescere. Chiaro che ci sono giocatori che sono pronti subito ed altri che hanno bisogno di più gare. L’indirizzo è cercare giovani che abbiano già avuto esperienze in prima squadra».
Via Giovinco e Raffini, Mokulu è rimasto. Altri piani in attacco?
«Sereni è arrivato e lo consideriamo attaccante, comunque ci vorranno quattro punte in totale, poi vedendo come va il mercato (che chiuderà lunedì 5 ottobre alle ore 20, ndr) non escludiamo di inserirne anche una quinta sul finire».