Calcio D, la carica di Mandorlini e Antonioli: «Ravenna, ecco la strada per vincere»

Romagna | 03 Agosto 2024 Sport
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Il rinnovato e (soprattutto) ambizioso Ravenna ha cominciato a sudare. La calda estate del «new deal» giallorosso, sotto lo sguardo fiero del nuovo presidente Ignazio Cipriani, si è spostata finalmente sul campo. A Glorie c’è una squadra che, agli ordini del tecnico Mauro Antonioli e del suo staff, ha cominciato a lavorare per mettere benzina nel motore e soprattutto per affinare l’intesa in vista del campionato. In attesa dei gironi e del calendario, ma anche dei primi test amichevoli, sono stati proprio il tecnico Antonioli e il direttore sportivo Davide Mandorlini a inquadrare la nuova stagione e a guardare avanti con grande fiducia. «Sono legato ai colori giallorossi da tutta la vita – ha ricordato Mandorlini in conferenza stampa nel giorno della presentazione del nuovo staff tecnico del Ravenna – e curiosamente nell’ultimo anno da calciatore ho giocato proprio con Mauro Antonioli. Posso affermare con certezza che il mister conosce bene la categoria in cui milita il Ravenna e il nostro staff. So come lavora Mauro e mi ha spiegato molto bene quali erano le sue esigenze. Sono sempre stato più per i fatti che per le parole, ma senza ombra di dubbio posso affermare che tengo tanto al nostro progetto». Poi Mandorlini ha rincarato la dose: «Come tutti i tifosi del Ravenna, sono naturalmente contentissimo della nuova presidenza e del nuovo corso. La proprietà, con Ignazio Cipriani al comando, sta investendo nelle giovanili, nel merchandising, nell’immagine e nelle strutture. Tutti passi che mi fanno ben sperare e che suggeriscono la giusta direzione. Vogliamo uscire dalla serie D e non penso sia impossibile, un giorno, approdare fino al massimo campionato. Certo, potrebbero volerci tanti anni, ma l’obiettivo è chiaro. Intanto ci concentriamo sulle prime amichevoli e sappiamo quanto sia importante partire bene in questa stagione». Chiamato in causa dal direttore sportivo, ecco un orgoglioso (e molto carico) Mauro Antonioli: «È forte la consapevolezza di aver sposato un progetto importante, ma va considerato anche il fattore emotivo e la volontà di tornare ad allenare in una piazza importante come quella di Ravenna, una città che ha fame di calcio, che ha obiettivi importanti e di crescita continua. Per me è un onore ma anche una grande responsabilità. Credo ci siano tutti i presupposti per far bene, poi è chiaro che ci aspetteranno tutti al varco e con il fucile puntato, ma noi non dobbiamo farci trovare impreparati. Questo fatto rappresenta uno stimolo in più per poter dimostrare tutto il nostro valore». 
Antonioli ha speso parole anche per la proprietà e soprattutto per la città: «La città di Ravenna ha fame di calcio e mira ad una crescita continua. Questi sono fattori importantissimi. Io non sono ravennate, ma è come se lo fossi, anche perché qua ho già lavorato e soprattutto vinto. La squadra è molto competitiva e sulla carta si potrebbe dire che è la migliore che abbia mai allenato. Penso di avere un buonissimo rapporto con la tifoseria e ho percepito felicità nei tifosi ravennati. Da quando sono rientrato nel Ravenna ho già sentito vecchie conoscenze tramite social o personalmente e sto già conoscendo nuove persone. Credo che l’approccio da entrambe le parti sia molto positivo». 
Poi Antonioli ha preso fiato e ha aggiunto che «le emozioni personali e di gruppo sono importantissime. Ci sono giocatori che in una stagione rendono e magari quella successiva no. E i motivi non sono da ricondurre a un calo tecnico, ma magari più a fattori personali. Disporre di ottimi giocatori in squadra non garantisce automaticamente i risultati. Il materiale che ho a disposizione al Ravenna è ottimo, ma dovremo essere bravi tutti a remare nella stessa direzione. La presenza di Ariedo Braida? Si recherà agli allenamenti e questo per noi è un onore e un piacere. Il modulo che la squadra ha impiegato nella passata stagione è il punto di partenza. La squadra attuale è stata costruita per continuare sulla strada intrapresa lo scorso anno».
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