Cagnoni presto trasferito in un altro carcere. Entro settembre dovrà pagare le provvisionali
Condannato all'ergastolo perchè ritenuto responsabile dell'omicidio della moglie Giulia Ballestri, Matteo Cagnoni, lo scorso 22 giugno, è tornato nel carcere ravennate di via Port'Aurea dove è detenuto dall'ottobre 2016. Sorvegliato a vista dal personale penitenziario, verrà a breve trasferito in un altro carcere non essendo la casa circondariale di Ravenna idonea ad ospitare detenuti che devono scontare pene così lunghe. Sentita la sentenza pronunciata dalla Corte d'Assise al termine di un'istruttoria dibattimentale durata ben 8 mesi, il difensore di Cagnoni, Giovanni Trombini ha annunciato che, lette le motivazioni che saranno disponibili tra 90 giorni, farà ricorso. Entro settembre, quindi, al deposito della sentenza, la famiglia di Giulia potrà richiedere il pagamento delle provvisionali decise dalla corte: 500 mila euro per ciascuno dei genitori d Giulia, 150 mila euro per il fratello e un milione di euro per ciascuno dei tre figli di cui è tutore lo zio. E se Cagnoni non pagasse, l'avvocato dei Ballestri potrebbe chiedere il pignoramento dei beni dell'imputato, dissequestrati dal giudice alla pronuncia della sentenza di condanna. Intanto, come prevede la legge, se l'ergastolo venisse confermato anche negli altri due gradi di giudizio da Appello e Cassazone, Cagnoni potrà godere della libertà condizionata e quindi uscire durante il giorno, non prima di 26 anni. I permessi premio, invece, che vengono concessi ad un ergastolano giudicato non pericoloso, possono scattare dopo aver espiato almeno 10 anni di pena. Sempre secondo la legge, dopo la concessione della libertà condizionale e di quella vigilata, la pena per un ergastolano che non delinque nuovamente, si estingue dopo 31 anni.