Basket, derby inediti, formula e tanti giovani: il «nuovo mondo» che attende l’OraSì’ Ravenna
Riccardo Sabadini
La retrocessione in B Nazionale apre le porte su un campionato nuovo per l’OraSì Ravenna, un campionato nato quest’anno e che sarà una sorta di trait d’union tra la A2 e la B. Ma cosa attende realmente il sodalizio giallorosso nella prossima stagione? Quali saranno gli scenari e le certezze? Proviamo a fare chiarezza.
LA FORMULA
Quello che disputerà il Basket Ravenna sarà un campionato inedito che è stato istituito per la prima volta e che richiama un po’ il vecchio format della A2 Gold e A2 Silver. In realtà i regolamenti saranno differenti, ad esempio non esiste più l’obbligatorietà degli under (anche se da via della Lirica fanno sapere che continueranno a puntare sui giovani) e le squadre partecipanti potranno tesserare un giocatore comunitario (come ad esempio per citarne un paio Dalton Pepper e Lucio Redivo). Sarà quindi un campionato nuovo come primizie saranno alcuni degli scontri che attendono la compagine romagnola che incrocerà le armi con squadre mai viste prima a queste latitudini.
GLI INEDITI
Sarà una stagione di derby inediti per i giallorossi, che incroceranno le armi contro due realtà emergenti della pallacanestro romagnola: i Raggisolaris Faenza, appena reduci dalla sconfitta 3-1 in finale contro la Real Sebastiani Rieti, stanno crescendo stagione dopo stagione confermandosi sempre più ambiziosi e vogliosi di puntare sempre più in alto mentre la Virtus Imola, neopromossa in serie B, ha centrato la vittoria per 3-2 contro la Campetto Ancona in una serie dai tratti drammatici, decisa dalla tripla da metà campo di Luca Galassi che ha mandato la serie a gara5 poi vinta dai gialloneri in un Pala Ruggi traboccante di entusiasmo. Resta da capire se sarà ripescata l’Andrea Costa Imola, che invece la sua serie l’ha persa e pare aver imboccato una via fatta di problematiche societarie con il patron Domenicali che ha messo a disposizione la società a chiunque voglia subentrare.
DA CHI RIPARTIRE
La base per ripartire per Ravenna ci sarebbe già, infatti il sodalizio di via della Lirica ha sotto contratto il capitano Bernardo Musso, Danilo Petrovic e Ivan Onojaife. Ovviamente i contratti possono essere risolti in qualsiasi momento, pertanto ogni ipotesi è molto prematura, ma sicuramente i primi due potrebbero aver mercato anche in A2 e potrebbero accasarsi altrove mentre Onojaife, che in stagione ha mostrato buoni progressi, potrebbe essere uno di quei giovani da cui ripartire di cui parlava il direttore generale Giorgio Bottaro. Piacerebbe molto confermare Tommaso Oxilia, ma vale lo stesso discorso di Petrovic e Musso, potrebbe avere ammiratori al piano superiore per la sua duttilità, anche se il suo rendimento non è stato all’altezza delle aspettative. Sotto contratto c’è anche la guida tecnica, coach Alessandro Lotesoriere, che a meno di sorprese verrà confermato in panchina per gestire un’altra stagione che si preannuncia quanto meno complicata, con un budget sempre ristretto (a meno di ingressi a sorpresa in società) anche a causa dell’alluvione che ha colpito pesantemente il territorio romagnolo e le aziende sponsor, Unigrà su tutti. Una volta definito il budget si potrà poi iniziare a parlare di mercato: l’idea potrebbe essere quella di cercare giocatori del territorio per creare un legame anche con i tifosi.
I TIFOSI
Come prenderanno questa retrocessione? Lo zoccolo duro, anche in questa stagione difficile, ha dimostrato di essere affezionato alla squadra e l’ha seguita e supportata nonostante i risultati scadenti. Probabile quindi che anche in categoria inferiore un discreto supporto giunga ai giallorossi che altrettanto certamente perderanno gran parte di quei tifosi occasionali, avvicinatisi alla pallacanestro solamente per gli ottimi risultati ottenuti nel recente passato. L’idea di restare al Pala de André in questo senso non pare ottimale, meglio giocare in un palazzetto più piccolo e più caloroso ma bisognerà fare i conti anche con le occupazioni pregresse, come specificato da Bottaro.