Basket B, per la Rekico è l'alba di un nuovo corso: "Dobbiamo trovare la continuità"

Valerio Roila
La serie B 2020/21 parte nel weekend con 64 squadre, divise in quattro gironi da 16, ed ogni girone è a sua volta spartito in due gruppi da 8 squadre. Nella prima fase di regular season ogni squadra affronta le altre del proprio mini-girone in gare di andata e ritorno (14 giornate), nella seconda si affrontano invece le 8 squadre dell’altro sotto-girone in gare di sola andata (8 giornate). Al termine, verrà stilata la classifica delle 16 squadre considerando le 22 partite giocate: le prime 8 saranno ammesse ai playoff (quattro tabelloni, incrociando i gironi A-B e C-D, le cui vincenti saranno promosse in A2), mentre l’ultima retrocederà in C e le classificate dal 12° al 15° posto accederanno ai playout (un’altra retrocessione per girone). La Rekico sarà al via nel girone A, sotto-girone 1, con le altre romagnole e le piemontesi, mentre nella seconda fase affronterà le toscane ed Ozzano. Ambizioni, speranze, stato dell’arte nelle parole di coach Alberto Serra.
Coach, finalmente si parte. Quanto è stato difficile mantenere la concentrazione in questi mesi di notizie difficili sul piano sanitario, protocolli, formule che variavano e inizio campionato slittato più volte? 
«E’ stata una preparazione spero più unica che rara, perché di solito in questa fase si vive di programmazione, e perciò molto dura. Il nostro motto è stato vivere alla giornata ed i ragazzi sono stati bravi sia a stare attenti alla salute che ad allenarsi in modo efficace. Abbiamo fatto un buon lavoro, spero che il parquet ce ne dia conferma».
Il cambio di formula rende meno gravosa la gestione degli impegni, ma il rovescio della medaglia è un ridotto margine di errore?
«Già, le possibilità di recuperare una brutta situazione sono minime, anche se penso sia una buona idea aver ridotto il numero di partite. L’errore è stato non averlo deciso prima. Ma siamo tutti nella stessa barca, l’importante è partire, il resto va in secondo piano».
Avete fatto un ingaggio «last minute», inserendo un elemento esperto come Pierich all’interno di un gruppo giovane. Sarà la «chioccia» in grado di far spiccare al gruppo un salto di qualità, anche dal punto di vista caratteriale?
«Premetto che ero già soddisfatto del gruppo. Non abbiamo fatto un’aggiunta per sostituire qualcuno, ma si è creata un’occasione per un giocatore che avevamo già cercato. La società me l’ha proposto ed io ho accettato, nell’ottica di avere qualcosa in più in termine di esperienza e mentalità».
Ha vissuto a contatto con i suoi ragazzi molto tempo, sa già cosa aspettarsi da loro ed i possibili sviluppi. A che punto del processo pensa di essere ai fini di mettere sul parquet la Rekico che aveva in mente?
«Manca ancora qualcosa, come normale che sia. Dobbiamo trovare continuità, abbiamo vissuto di alti e bassi all’interno delle partite. Mi conforta il fatto che i picchi siano stati davvero elevati: non molliamo e sappiamo cosa fare sul parquet. Dobbiamo però colmare i vuoti di concentrazione».
Al di là delle favorite e dei big che conoscono tutti, riesce ad intravedere una possibile sorpresa del girone ed un elemento in rampa di lancio o atteso all’anno della consacrazione?
«Escludendo noi, penso che la nostra prima sfidante, Alba, possa essere una squadra che, partendo sottotraccia, possa stupire. È un gruppo consolidato, che quindi parte avvantaggiato rispetto alle squadre rinnovate, in Supercoppa ha battuto Omegna e vinto facile le altre due partite, ed ha uno dei migliori giovani del campionato, Francesco Reggiani, un 2002 che ha già impressionato per personalità». L’appuntamento, dunque, è per domenica alle ore 18 al PalaCattani. La gara (che si gioca naturalmente a porte chiuse) sarà visibile gratuitamente sul canale YouTube della Lega Pallacanestro.