Basket B, la veterana Franceschelli: «E-Work, devi lottare: non meriti i playout»
L’E-Work a Campobasso non ha perso solo una partita, ma soprattutto un’occasione. Lo spiega chiaramente Federica Franceschelli, sesta stagione con la canotta di Faenza come seconda pelle, e una rabbia che ancora non si spegne: «Il rimpianto c’è, eccome. A volte - racconta - mi chiedo come mai, quando giochiamo con squadre più forti ma non imbattibili, usciamo spesso dal campo con tanti rimpianti. Io penso che dovremmo sfruttare meglio queste occasioni, perché a volte sono irripetibili. Sulla carta Campobasso è più forte, è più avanti in classifica e ha un budget più alto, ma con un approccio diverso alla partita di domenica scorsa avremmo potuto vincere o giocarcela fino alla fine. Invece anche stavolta abbiamo sprecato una grande occasione. Chi non ha nulla da perdere come noi non può giocare così». Morale: in classifica Faenza resta al nono posto grazie al vantaggio su Moncalieri nello scontro diretto, ma ora arriva Schio al Bubani e muovere la classifica prima della sosta sarà praticamente impossibile.
Franceschelli, la sensazione è che abbiate lasciato troppi punti per strada, anche se la salvezza diretta è ancora nelle vostre mani.
«Sì, abbiamo lasciato per strada già tanti punti, perché non dimentico neppure Moncalieri all’andata e Sassari, per non parlare della sconfitta più recente contro Brescia. Se vogliamo fare un ulteriore salto di qualità, dobbiamo vincere qualche partita contro chi sta sopra di noi. Ho fiducia nella squadra e nelle nostre qualità e ci meritiamo di non fare i playout, però dobbiamo credere di più nelle nostre qualità e dobbiamo sfruttare le occasioni delle gare senza pressione. Contro Brescia, invece, è stata una sconfitta imperdonabile per la quale ancora oggi ci mangiamo le mani. Sarà un passo falso pesante che ci porteremo dietro fino alla fine».
Nel weekend arriva la capolista Schio. Cosa si aspetta da una gara «impossibile»?
«Per noi è una gara durissima, certo. Ma affrontare queste squadre ti dà la possibilità di migliorarti in vista delle partite successive. Devi lavorare su quello che ti manca e migliorare per le gare che contano. Quindi dovremo pensare a noi, lavorare di squadra, sull’atteggiamento giusto, sull’approccio. Schio è la più forte assieme a Bologna, ma ha una panchina più lunga e più talentuosa della Virtus, che a sua volta ha un quintetto più forte. Noi dobbiamo sfruttare questa gara come se fosse un’amichevole, dove lavori sui tuoi difetti, senza avere paura di chi hai di fronte. Sul momento sai che davanti avrai giocatrici formidabili e più forti, ma questa sensazione dovrà durare un secondo, dalla palla a due questa inferiorità dovrà sparire».
Guardando oggi la classifica, che idea si è fatta?
«Al momento siamo salve, ma io non penserei solo a Moncalieri. Crema ha solo 2 punti in meno, è una squadra forte e sta attraversando un buon momento. Noi abbiamo vinto là e fu una grande vittoria, ma le affronteremo solo alla penultima giornata, quando mi auguro che la situazione sia ancora più favorevole. Ora dobbiamo parlare di meno e spingere di più in campo. Guardando il calendario, dopo la sosta ci saranno altre due gare difficilissime con Sassari e Virtus, poi ci sarà Ragusa, che è la più complicata nella volata finale, mentre contro Sesto e San Martino bisogna provare a vincere almeno una volta. Al di là delle avversarie, voglio vedere una E-Work senza il freno a mano tirato».
Lei come sta? Lo scorso anno lo ha saltato per l’infortunio a crociato, oggi come si sente?
«Adesso sto bene, ma mi rendo conto di non essere al livello di prima. Tutti mi dicono di stare tranquilla e di non avere paura, non è stato un anno facile e mi rendo conto di faticare e di non riuscire ad aiutare la squadra come vorrei. Quanto a Faenza, sono molto legata a questa società e sono molto legata a questo progetto. Dobbiamo fare qualcosa in più di anno scorso e possiamo ancora riuscirci, ma cambiando registro».