Basket A2, per l'OraSì c'è un incrocio pericoloso con Giachetti: "Ravenna non merita questa classifica"
Stefano Pece
Dopo la pausa prevista dal calendario, arriva per l’OraSì il durissimo impegno nel derby di Forlì. Domenica 7 febbraio i giallorossi saranno impegnati alla Unieuro Arena (palla a due alle ore 18) in casa della regina del girone rosso. L’Unieuro dell’ex Jacopo Giachetti sta viaggiando a mille in campionato e sta dominando la classifica con 24 punti in 13 partite. Il segreto di questo rendimento? Come sempre il gruppo e il lavoro: «L’avere mantenuto l’ossatura dello scorso anno ci ha aiutato a ripartire da dove eravamo rimasti - spiega lo stesso Giachetti -. Inoltre i ragazzi che sono arrivati sono esperti di questo campionato e Roderick, in particolare, aveva già lavorato con Dell’Agnello a Forlì. Tutto questo ha favorito la creazione della chimica di gruppo, il resto lo ha fatto il lavoro in palestra».
Un lavoro eccellente a quanto pare, visto che l’Unieuro figura tra le prime tre squadre in tutte le statistiche del girone rosso. Tuttavia Giachetti individua in un dato particolare la forza di questa squadra: «Senza dubbio è la nostra difesa - afferma sicuro -. Qualche volta infatti abbiamo fatto fatica a segnare, ma abbiamo vinto mostrando sempre una difesa solida che nel tempo è diventata il nostro marchio di fabbrica. È questo l’aspetto più importante del nostro gioco e quello che ci farà vincere le partite quando ci saranno tanti impegni ravvicinati».
L’obiettivo di Forlì è puntare in alto. Quanto in alto però non lo sanno nemmeno gli stessi protagonisti: «Ogni anno la società ci chiede di alzare un po’ l’asticella. Non c’è un obiettivo preciso - afferma il play toscano -, ma senza dubbio la volontà di rimanere ai vertici non manca».
Al contrario dei «cugini», Ravenna si ritrova quest’anno a recitare un ruolo da comprimaria dopo avere dominato la precedente a mani basse: «Secondo me la classifica dei giallorossi non è veritiera - afferma Giachetti -. Lo stop a causa del Covid all’inizio della stagione ha influito molto sul loro rendimento, anche perché sono una squadra quasi tutta nuova e molto giovane. Inoltre per un periodo non hanno avuto nemmeno l’allenatore in panchina e questo è un fattore che ha sempre la sua importanza».
Giachetti è sicuro: «Ravenna è una buona squadra e io la vedo tra le protagoniste insieme a noi, Napoli, Scafati e Pistoia».
Domenica le due squadre si ritroveranno quindi una di fronte all’altra nel derby con un ex per parte: Giachetti a Forlì e Oxilia a Ravenna. I due sono stati compagni di squadra all’Unieuro per due anni: «L’ampio minutaggio che sta avendo a Ravenna sta aiutando Tommaso a crescere molto. È un giocatore che ha grandi margini di miglioramento che mostrerà già nel corso di questa stessa stagione. È un ragazzo d’oro che lavora tanto e che ha voglia di fare. Ravenna è un posto ideale per lui con Cancellieri e un gruppo giovane, e io penso che diventerà un pezzo fondamentale di quel gruppo».
Forlì in casa ha sempre vinto fino adesso. Sei vittorie su sei battendo, tra le altre, Ferrara, Scafati e Napoli e mostrando quindi che il fattore campo, porte chiuse o no, è ancora importante: «È un peccato che si giochi davanti a 20 persone - sottolinea Giachetti -. Per come stiamo andando e per l’importanza di questa partita, posso solo immaginare quanti biglietti sarebbero stati venduti. Mi sarebbe piaciuto giocare davanti a un pubblico perché i nostri tifosi e quelli di Ravenna l’avrebbero meritato. Al di là di qualche incomprensione che si è verificata, per me Ravenna resta un bel ricordo. Sono stato bene in quella città e in quella società ed è un piacere ritrovarla».
Tra Ravenna e Forlì ora come ora ci sono 16 punti di differenza, ma non per questo Giachetti si aspetta un’OraSì arrendevole: «È una squadra di carattere che rispecchia la personalità del suo allenatore. Non bisogna guardare la classifica perché sappiamo che sarà una partita difficile e in queste situazioni i valori si azzerano. L’abbiamo già incontrata due volte tra campionato e Supercoppa e ci ha sempre messo in difficoltà. Saranno necessari 40 minuti di grande intensità».