Basket A2, OraSì in viaggio a «casa Pillastrini»: «Temo la voglia di riscatto di Ravenna»

Riccardo Sabadini
Dopo la scoppola rimediata nella trasferta di Chieti, che fa il paio con l’esordio negativo in casa con Pistoia, l’OraSì è chiamata a riscattarsi; per farlo dovrà passare sopra ad un romagnolo doc che la conosce molto bene, quello Stefano Pillastrini che è stato scelto dalla dirigenza di Cividale per lanciare questo progetto e condurlo ai piani alti della pallacanestro italiana. L’operazione sta riuscendo piuttosto bene: lo scorso anno i friulani hanno conquistato sul campo la promozione in A2 e anche la partenza di questa stagione fa ben sperare i tifosi. Due partite condotte sul filo di lana, una vinta in casa contro Chieti e una persa in volata a Mantova, sono il biglietto da visita di Cividale, bollata forse troppo presto come la cenerentola del girone.
Coach Pillastini, cosa pensa di questo inizio di stagione della sua squadra?
«L’obiettivo per noi in questo avvio di stagione era di dimostrare di poter giocare in questa categoria, abbiamo fatto due partite punto a punto, una vinta e una persa, con qualche rammarico perché domenica con Mantova avevamo fatto una grande partita e potevamo trovare lo spunto vincente ed invece il finale non ci ha sorriso. Stiamo dimostrando con tutti questi esordienti di poter fare questo campionato, di certo la strada è ancora lunga e dobbiamo dare continuità ma siamo certo di aver imboccato, vediamo quel che succede».
Avete confermato il nucleo dello scorso anno, scegliendo di puntare su giocatori provenienti da categorie inferiori.
«Abbiamo fatto questa scelta di confermare il nucleo con la speranza, avendo un gruppo già coeso, di fare una partenza sprint. Anche nelle stagioni precedenti abbiamo sempre scelto giocatori in crescita, che reputiamo adeguati ai nostri progetti e obiettivi, per i quali il fatto di salire di categoria rappresenta un’evoluzione normale. Ovviamente poi il tutto va dimostrato sul campo ma pensiamo che con i miglioramenti che questi ragazzi possono fare siano assolutamente adatti alla categoria superiore».
Se la vostra partenza è stata soddisfacente, altrettanto non si può dire di quella dell’OraSì.
«La verità è che questo è un campionato difficile da decifrare, non sapevo sinceramente cosa aspettarmi dalle altre squadre. È vero che finora Ravenna ha avuto delle difficoltà ma è altrettanto vero che Ravenna ha una squadra competitiva e quindi è ovvio che in questo momento questo inizio di Ravenna la fa diventare ancora più pericolosa per noi sia perché vorranno riscattare le due brutte sconfitte sia perché ci mette nella posizione di favoriti di questa gara, in un campionato in cui noi pensavamo di essere sempre outsider. Faccio fatica a dare un giudizio su Ravenna, sicuramente l’inizio non è stato dei migliori ma sono certo che questo darà loro extramotivazioni».
Quali saranno le chiavi tecnico tattiche di questo match?
«Noi siamo concentrati solamente su noi stessi. Per quel che ci riguarda noi dobbiamo imporre bene il nostro gioco, la difesa deve prendere in mano le partite, togliendo i punti di riferimento agli avversari e questo è un aspetto fondamentale per noi, così come lo è costruire tiri in attacco con una logica, mai giocando individualmente ma sempre giocando in collaborazione per trovare tiri ad alta percentuale. Questo è ciò che conta, al momento non siamo ancora nelle condizioni di mettere tatticismo ma lavoriamo su concetti più semplici».
Può il vostro pubblico essere un fattore chiave della sfida?
«Noi abbiamo un buon pubblico, molto entusiasta e mi auguro che anche quello possa contare per noi per fare una grande partita. Sia il nostro che quello di Ravenna sono entrambi campi di grandissima correttezza, dove vi è un grande pubblico ed entusiasmo ma che al contempo permette agli avversari di giocare. Credo che, comunque vada, vincerà la squadra che giocherà meglio e che saprà interpretare la gara nel modo giusto».