Basket A2, le due OraSì Ravenna «da playoff» allo specchio: coach giovane, Usa al top e gruppo solido

Riccardo Sabadini
L’OraSì Ravenna 2021-2022 di coach Lotesoriere ricorda sempre di più quella straordinaria del 2016-2017 targata Antimo Martino: l’ottima regular season e l’inizio dei playoff scoppiettante avvicinano queste due squadre anche se resta un interrogativo: dove potrà arrivare questa OraSì?
LA FORMULA
La formula dei playoff è paradossalmente una delle poche cose differenti tra le due stagioni: quella della stagione 2016-2017 prevedeva un unico tabellone con un’unica squadra promossa in serie A, mentre quest’anno, avendo due tabelloni separati, la strada è più corta partendo dai quarti di finale. L’OraSì di coach Martino vinse due incredibili serie contro la Virtus Roma e la Tezenis Verona, arrendendosi solamente in semifinale alla Virtus Bologna, che poi sarebbe stata promossa. Se l’OraSì quest’anno passasse due turni si troverebbe addirittura in finale promozione, presumibilmente contro la favoritissima Scafati, testa di serie numero 1 e inserita dall’altra parte del tabellone.
GRUPPO COMPATTO E…
L’ondata di Covid proprio prima della Final Eight di Coppa Italia, il bruttissimo infortunio di Tommaso Oxilia che ha privato coach Lotesoriere del suo preziosissimo jolly tuttofare: queste situazioni avrebbero potuto mettere in ginocchio qualsiasi gruppo ma non quello giallorosso di quest’anno. La squadra ha sempre saputo reagire alle avversità, proprio come fece a suo tempo l’OraSì targata Antimo Martino: in gara2 degli ottavi, contro la Virtus Roma, Derrick Marks riportò un infortunio muscolare che lo tenne fuori per una ventina di giorni privando Ravenna del suo leader tecnico. Poco male, ci pensarono Matteo Tambone e soprattutto uno stratosferico Gherardo Sabatini a prendere per mano la squadra, espugnando Roma in gara4 e completando un incredibile cappotto contro la favoritissima Tezenis Verona.
ALLENATORE EMERGENTE
Antimo Martino, nel 2016-2017, era un allenatore emergente che si stava mettendo in luce ed aveva alle sue spalle proprio quell’Alessandro Lotesoriere che adesso è al timone dell’OraSì, al primo anno da capo-allenatore. Ecco un’altra delle caratteristiche che accomunano queste due squadre: l’allenatore è un emergente, un affamato, che ha già lasciato intravvedere qualità molto interessanti. L’anno successivo sarà quello che darà poi la possibilità ad Antimo di spiccare il volo verso la panchina della Fortitudo che riporterà dopo dieci lunghi anni in serie A, chissà cosa riserverà il futuro ad Alessandro…
IL PESO DEGLI USA
Derrick Marks e Taylor Smith, Austin Tilghman e Lewis Sullivan: due coppie di americani straordinarie, probabilmente le migliori viste a Ravenna, eccezion fatta per Potts e Thomas nella stagione interrotta dal Covid. Quattro giocatori con caratteristiche fisiche e tecniche diverse ma con eguali risultati: capacità di essere un riferimento per i compagni, un porto sicuro dove mettere la palla quando questa diventa pesante e scotta. 16.8 punti a partita per Marks, 16.2 per Tilghman che sono giocatori diversi (più combo Marks, playmaker puro Tilghman) ma ugualmente leader. Smith era un intimidatore d’area pazzesco e un giocatore spettacolare con le sue escursioni sopra al ferro, Sullivan invece ha più gioco perimetrale ma sotto i tabelloni ha la stessa concretezza del suo predecessore. Ciò che è certo è che il loro rendimento è stato sempre all’altezza delle aspettative e che hanno saputo trascinare la squadra, caricandosela sulle spalle.
COOPERATIVA
E se gli americani sono stati i punti di riferimento principali del gruppo, che dire degli italiani? Nel 2016-2017 la vecchia guardia era formata da Chiumenti, Masciadri e Raschi, con Tambone e Sabatini giovani rampanti ed il contributo dei giovanissimi Crusca e Sgorbati. Quest’anno lo zoccolo duro vede Cinciarini e Gazzotti come chiocce, Berdini e Arnaldo sono gli under che stanno crescendo a vista d’occhio mentre Denegri, Simioni e Oxilia rappresentano la continuità con la scorsa stagione (insieme a capitan Cinciarini). Entrambi i gruppi sono stati eccellenti in una cosa: la capacità di trovare sempre nuovi protagonisti, qualcuno capace di elevare il proprio rendimento nel momento del bisogno, anche all’interno della stessa partita. Questa caratteristica ha messo in difficoltà gli avversari, costretti a limitare tante frecce all’arco dei coach giallorossi.