Basket A2, il veterano Cinciarini: "Ho scelto l’OraSì perchè funziona davvero come un orologio svizzero"

Stefano Pece
Sta per terminare la prima settimana di allenamenti in casa OraSì e il gruppo si sta concentrando sulla tenuta atletica sottoponendosi a sedute di corsa e lavoro fisico. All’appello mancano gli americani, che stanno completando la quarantena obbligatoria, ma c’è la stella Daniele Cinciarini, forse l’uomo più atteso di questa nuova stagione. «Non vedevo l’ora di ricominciare. L’ultima partita risale a marzo e per me sei mesi senza pallacanestro sono stati lunghissimi. Tuttavia ho riscontrato la stessa voglia nei miei compagni. Sono tutti talmente motivati che per la prima volta in carriera non ho avuto bisogno di spendere troppe parole in allenamento». Il patron Vianello ha presentato il gruppo come un bel mix di esperienza e gioventù e la definizione trova d’accordo Daniele Cinciarini. Con i suoi 37 anni il Cincia sarà il punto di riferimento nello spogliatoio, ma la sfida non sembra spaventarlo: «Io, Chiumenti e Venuto porteremo l’esperienza in un gruppo nel quale sono presenti sette giovani - spiega -. La cosa non mi mette pressione perché mi piace prendermi delle responsabilità, l’ho sempre fatto in carriera ed è così che sono cresciuto e migliorato».
Cinciarini confessa anche di non avvertire sulle spalle il peso dell’età: «Mi sento almeno 5-6 anni in meno - afferma -. Mi sento bene e fortunatamente in carriera non ho avuto grossi infortuni. Ne parlavo con mio fratello questa estate: lui ha avuto un grande esempio in squadra, che era Kaukenas, il quale diceva che se vuoi avere una carriera lunga ti devi allenare bene. È la stessa filosofia che ho adottato io». Dopo la fortunata parentesi in Fortitudo, con una promozione centrata al primo anno di presenza insieme al compagno Marco Venuto, e due anni in A1, Cinciarini torna nella serie cadetta: «Quando sai giocare a basket ti adatti facilmente al tipo di campionato - spiega -. La maggiore differenza è che in serie A c’è tanta fisicità e tanto tatticismo, ma ho giocato parecchi anni anche in A2 e ho maturato tanta esperienza, non sarà difficile riadattarmi».
Coach Cancellieri ha manifestato grande soddisfazione per l’arrivo del fuoriclasse di Cremona, definendolo un giocatore che fa vincere le partite. Ed è proprio l’antica amicizia tra giocatore e allenatore creatasi ai tempi di Biella (stagione 2007-2008) uno dei motivi che ha spinto Cinciarini ad accettare Ravenna: «Con Canc si era creato subito un bel legame - ricorda il giocatore -. L’ho ritrovato molto maturato, anche grazie alle esperienze che ha avuto in carriera, non ultima quella di Milano. È un perfezionista, ma la sua dote migliore è di non essere mai sazio di imparare. Studia sempre, pertanto conosce bene la pallacanestro, e con lui i giocatori migliorano davvero perché esige molto da loro. Una squadra giovane nelle sue mani può crescere tantissimo».
Tra le ragioni che l’hanno portato a Ravenna c’è anche il consiglio di qualche amico: «Ho parlato con diversi giocatori che sono passati di qui e hanno speso tutti parole bellissime per la città e la società - spiega il giocatore -. Ma soprattutto è stato il consiglio di Antimo Martino e di Alessandro Lotesoriere a convincermi. Hanno avuto ragione perché questa società funziona davvero come un orologio svizzero». Il campionato? Cinciarini non fa previsioni.
 «È difficile esprimersi a priori basandosi solo sulla carta. Le squadre più blasonate sono sempre quelle che godono dei favori del pronostico, ma occhio alle outsider, che offrono sempre qualche sorpresa. E un’incognita enorme sarà la presenza o meno del pubblico, che altera parecchio lo scenario. Tuttavia in questo momento noi ci stiamo concentrando sulla preparazione per cominciare bene, senza pensare ai fattori esterni». 
L’ex azzurro prenderà il numero 5, il suo numero: «Il numero 5 deriva dalla mia data di nascita (14 giugno, 1+4) - conclude -. L’ho adottato per la gran parte della mia carriera e mi ha sempre portato fortuna, spero che faccia altrettanto qui a Ravenna».