Basket A2, Ferrara-OraSì Ravenna, il derby «low cost»: «Pochi soldi, ma voglia di lottare»
Riccardo Sabadini
Quello di domenica sarà un derby speciale per l’OraSì, chiamata a muovere la classifica se vuole continuare a sognare la salvezza diretta. Di fronte avrà un avversario, Ferrara, con cui ha condiviso le difficoltà estive ma che è riuscito fino a questo momento a fare un percorso più lineare, issandosi a 16 punti. Abbiamo chiacchierato con il leader di questa Tassi Group, quello Spiro Leka che ha sposato la causa estense, ricoprendo il doppio ruolo di coach e direttore sportivo: «Per quanto si è visto finora abbiamo fatto qualcosina in più di Ravenna, entrambe le società in estate hanno avuto problemi rischiando di sparire ed è già quasi un miracolo che siamo qui. Noi abbiamo il budget più basso del campionato e devo dire che finora siamo andati oltre le aspettative».
Che partita sarà con Ravenna?
«Difficilissima, perché Ravenna è una squadra viva aldilà dei punti in classifica, non a caso due settimane fa è andata a vincere a Nardò. All’andata ci hanno inflitto una severa sconfitta, fu una partita a due facce, nel primo tempo avevamo dominato e potevamo chiudere sul +15, dopodiché nel secondo tempo ci hanno asfaltati. Il nostro processo di crescita deve passare anche attraverso queste scoppole, infatti non siamo più quelli dell’andata, abbiamo un’altra identità».
Che squadra è questa OraSì?
«Ravenna la conosciamo bene, cercheremo di sfruttare le nostre qualità come sempre facciamo e di essere in controllo, le nostre pecche non sono da nascondere, sappiamo che soffriamo a rimbalzo, come del resto Ravenna, sarà una partita tosta anche a livello mentale, dovremo essere bravi a non esaltarci se andremo sopra o a non deprimerci se prenderemo un parziale negativo, queste gare si giocano con le gambe ma anche e soprattutto con la testa. Rispetto alla gara di andata, Ravenna ha un giocatore in più, Oxilia, che piano piano sta ritrovando la forma e proprio per questo saranno ancora più insidiosi».
Quali sono le difficoltà principali che stanno affrontando i vostri rivali?
«Non mi piace parlare degli altri, perché non conosco le dinamiche interne. Da fuori è normale che ci si aspetti americani che fanno bottino altrimenti è un problema. L’anno scorso Ravenna ha pescato due jolly clamorosi che han fatto un campionato straordinario. La squadra dell’anno scorso era di tutt’altro livello, costruita bene senza sprechi ma con giocatori che quest’anno, con il budget ridotto, non erano alla portata. Ravenna sta facendo un campionato in linea con le aspettative».
Coach, cosa pensa della formula del campionato?
«Penso che la formula del campionato sia pazzesca, uno può raccogliere 22 punti e retrocedere. Quando si fanno le riforme dei campionati la cosa strana è che ci si può salvare sul campo ma poi bisogna rispondere ai requisiti più stringenti che ci saranno l’anno prossimo, di fatto c’è un campionato sul campo e uno dietro la scrivania».